Mullet biondo, numero 32 sulle spalle e presenza da centravanti vero: a Parma, Mateo Pellegrino si prende la scena e si scrolla di dosso i paragoni ingombranti. Etichettato a inizio stagione come “il nuovo Retegui”, il gialloblù firma proprio contro il Torino la sua prima doppietta in Serie A. Prima l’1-1 al quarto d’ora della ripresa, quando Valeri scende a sinistra e disegna un cross velenoso che sorprende Lazaro; al centro dell’area, Pellegrino si defila da Biraghi, tocca il suo primo pallone della gara, controlla e timbra il pari. È il suo primo gol assoluto in Serie A. Il Torino torna avanti con l’ottavo centro stagionale di Adams, ma il Parma non molla. Nel finale, a sette minuti dal 90’, sugli sviluppi di un angolo, sbuca di nuovo la sua testa: stacco pulito e 2-2, doppietta personale. Due gol diversi, stesso marchio: fame, tempismo e letture offensive. Più che l’etichetta, resta la sostanza: Pellegrino si rivela centravanti incisivo: mette in stallo il Toro, trascina e tiene vivo il Parma fino all’ultimo respiro. I granata restano beffati, intanto Pellegrino gli dà appuntamento per la stagione successiva, dove segnerà la sua seconda doppietta.
il tema

