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Il Napoli tira molto e tiene la palla: al Toro servono compattezza e ripartenze

Focus on / Temi tattici della gara di sabato alle 20.45 allo stadio "San Paolo" tra partenopei e granata

Andrea Calderoni

La partita di rimessa condotta dal Napoli contro il Barcellona ieri sera è stata pressoché perfetta, soprattutto nel primo tempo. Tuttavia, sabato alle 20.45 i partenopei interpreteranno sicuramente la sfida contro il Torino in modo diverso. Il motivo è molto semplice. La squadra di Gennaro Gattuso sarà obbligata a condurre le danze e non potrà rintanarsi negli ultimi 35/40 metri cercando di annullare qualsiasi tipo di spazio ai granata. La gara che dovrà fare il Napoli contro la formazione guidata da Moreno Longo dovrà essere diametralmente opposta rispetto a quella di Champions League. Anche il Torino, naturalmente, non si presenterà al “San Paolo” nella stessa modalità del Barcellona e con ogni probabilità lascerà l’iniziativa all’avversario. La partita di ieri a Fuorigrotta ha dato, comunque, alcuni spunti a Longo. Ad esempio, il Napoli non ha un uomo capace di svariare tra le linee di difesa e centrocampo. Ciò permette al perno centrale del centrocampo di allargarsi a destra e a sinistra in modo tale da dare un supporto alle mezz’ali e ai laterali (Sergio Busquets ha agito in questo modo).

POSSESSO PALLA - Ma il Napoli ha dimostrato, soprattutto nell’ultimo periodo, di essere una squadra capace all’occorrenza di fare la partita. Un dato è emblematico in tal senso. Nessuno tiene la sfera tra i piedi come i campani. Il possesso palla medio è pari a 30 minuti e 13 secondi (Juventus seconda a 29’32”, Roma terza a 28’44”, seguono Atalanta ed Inter). La differenza rispetto al Torino è abissale, ben 7 minuti e mezzo (il dato dei granata si attesta sui 22’44”). Tra l’altro il Napoli predilige il palleggio nella metà campo avversaria, a differenza del Torino. Anche in questo caso i numeri supportano quanto scritto. Nella propria metà campo i partenopei tengono la sfera 14’14” contro i 15’59” nella metà campo rivale. Al contrario i granata per 12’02” mantengono la palla nella propria metà campo e per 10’42” in quella avversaria.

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TIRI VERSO LA PORTA - Il Napoli campeggia parecchio nelle vicinanze della porta dei rivali in Serie A e ciò favorisce parecchi tiri verso la porta. Fin qui sono stati 336 (meglio solo l’Atalanta con 359), di cui 172 nello specchio. Il Torino, invece, con una gara da recuperare è sul fondo della speciale graduatoria con appena 190 conclusioni. I partenopei hanno il sesto miglior attacco con una media di 1.56 gol a gara, ma la statistica è sporcata dal numero di legni colpiti, ovvero 18 (nessuno peggio in Serie A). Da questa rapida analisi, dunque, emerge che si sfideranno sabato alle 20.45 due formazioni costruite in modo differente che interpretano le gare nazionali con strategie diverse. Il Torino dovrà provare a fare il Napoli versione Champions di ieri sera: accortezza, giuste misure e ripartenze ficcanti.