Sembra ormai certo che, nella gara di sabato contro il Cagliari, il Toro cambierà modulo per passare al 3-5-2. Una scelta, quella di Mazzarri, soprattutto in vista della prossima stagione: in questo modo i giocatori possono iniziare a prendere confidenza con il nuovo modulo e l’allenatore può stilare valutazioni ancor più precise sui giocatori da confermare o da cedere. Ed è proprio il Cagliari ad essere stato più volte la squadra contro la quale i granata hanno provato i nuovi moduli
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Il Torino e i cambi modulo: il Cagliari è la squadra “preferita”
Verso il match / Se Mazzarri cambiasse modulo nella gara di sabato, sarebbe la terza volta consecutiva in cui i granata affronterebbero i sardi con un nuovo schema di gioco
4-2-3-1 - La prima occasione in cui il Toro ha approfittato della gara contro i sardi per variare assetto di gioco è stata nella scorsa stagione. Era il 9 aprile e Sinisa Mihajlovic aveva la necessità di rilanciare un Toro che si trovava ad affrontare una crisi di risultati. Al centro delle critiche era finito in modo particolare Adem Ljajic, giocatore che sull’esterno faticava a fare la differenza e che veniva accusato di scarso impegno sul campo. Per valorizzare il giocatore e dare una scossa alla squadra, il tecnico decise di lasciare il numero dieci libero di agire tra le linee e questa scelta si rivelò azzeccata. I granata si imposero per tre a due e Ljajic mise a segno un gran gol a coronamento di una superlativa prestazione.
4-3-3 - Ed è stato ancora una volta contro il Cagliari che Mihajlovic, ad inizio stagione, è tornato ad utilizzare il 4-3-3. Dopo la brutta sconfitta di Firenze, il tecnico era a rischio esonero ed in particolare il 4-2-3-1 era finito al centro delle critiche per il suo essere troppo spregiudicato. La scelta ricadde dunque su una mediana più coperta, con il ruolo del trequartista che veniva sacrificato in favore di un maggiore equilibrio. Il cambio modulo, sotto il punto di vista del risultato finale, diede i suoi frutti, nonostante un Toro che non convinse del tutto sul piano del gioco.
Ora la speranza di Mazzarri è di riuscire ad invertire già in questo finale di stagione il trend negativo dell'ultimo mese e mezzo: l'ultima parola, come sempre, spetterà al campo
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