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Juric mette in difficoltà Nicola: per il granata buone risposte dai subentrati

Per l'Hellas la sconfitta avrebbe avuto il sapore di una beffa per quanto costruito nell'arco della partita. Torino, comunque, con la giusta mentalità

Andrea Calderoni

Davide Nicola impatta su Ivan Juric al termine di una partita ben interpretata da entrambe le formazioni, anche se gli 8 punti di differenza in classifica tra Hellas Verona e Torino si sono fatti sentire. In primo luogo gli scaligeri hanno dimostrato di avere un qualcosa in più a livello generale come squadra, sia dal punto di vista dell'identità tattica sia sul piano fisico. Poi, i veneti hanno potuto approcciare e giocare la sfida del “Bentegodi” con la mente più sgombra rispetto a quella dei granata. Il Verona con il proprio calcio costantemente in verticale ha messo in seria difficoltà il Torino, soprattutto nel primo tempo. Ha faticato la squadra di Nicola a trovare le giuste misure e spesso ha concesso spazio alla profondità degli scaligeri.

BASELLI - Nello stesso tempo, però, il Torino è stato meno bravo rispetto al recente passato nel ribaltamento del fronte. Il baricentro alto dell’Hellas dava l’opportunità ai granata di poter galoppare a campo aperto con la giocata giusta in verticale. Le uniche due vere imbucate degne di nota sono arrivate solamente nel secondo tempo grazie al neo entrato Baselli, che è riuscito in quel raccordo rapido tra i reparti che non aveva garantito Verdi nei primi 58 minuti. Positiva, dunque, la scelta di Nicola di inserire il centrocampista ex Atalanta nel primo quarto d’ora della ripresa. Baselli ha sicuramente contribuito a rendere più efficace la manovra offensiva del Torino, donando due palloni d’oro a Belotti prima e Bonazzoli dopo (in entrambi i casi bravo Pandur). Poteva schierare Baselli dal 1’? In realtà, Verdi era stato in grado di garantire lo stesso lavoro di Baselli dal Derby della Mole in avanti e quindi Nicola ha giustamente fatto affidamento su Verdi, togliendolo quando si è accorto che l’ex Napoli non stava vivendo la sua miglior giornata nel cuore del campo. Anche Juric ha effettuato una sostituzione che a lungo termine ha prodotto pregevoli risultati, ovvero quella di Salcedo con Lasagna. L’ex Udinese non soltanto ha impegnato Sirigu, ma è anche entrato prepotentemente nell’azione del gol dell’1 a 1.

 VERONA, ITALY - MAY 09: Davide Nicola head coach of Torino FC looks on prior to the Serie A match between Hellas Verona FC and Torino FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 09, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

ASSE - L’asse Ansaldi-Vojvoda nel Torino sta funzionando e giustamente, considerato il buon momento di forma dell’argentino e del kosovaro, Nicola sta insistendo su di loro. Tuttavia, come ha ribadito in conferenza stampa il tecnico granata il punto di Verona è stato nuovamente conquistato dall’intero gruppo. D’altro canto le prestazioni positive di tutti e cinque i subentrati (e non solo del già citato Baselli) sono lì a testimoniarlo. Anche Bonazzoli nei 12 minuti a disposizione si è dato da fare e ha dimostrato di essere sul pezzo in vista del rush finale. È chiaro che la serie di errori di posizionamento che hanno permesso all’Hellas di pareggiare allo scadere, rigettando in gola l’urlo granata, lasciano un po’ l’amaro in bocca, ma per la qualità dell’avversario e per quanto visto nell’arco del match il punto del “Bentegodi” può essere archiviato come un punto guadagnato che porta i granata a +4 sul Benevento con un match in meno.