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Juric stavolta surclassa Zanetti e ritrova il suo Toro in vista del derby

Juric stavolta surclassa Zanetti e ritrova il suo Toro in vista del derby - immagine 1
Il confronto tra i due allenatori dopo il lunch match di ieri, domenica 9 ottobre: molto importanti i cambi effettuati

Andrea Calderoni

Il Torino di Ivan Juric avrebbe meritato di vincere contro l'Empoli di Paolo Zanetti. In realtà, la cronaca degli eventi della gara di ieri, domenica 9 ottobre, evidenzia che i granata hanno rischiato di perdere e si sono dovuti accontentare di un pareggio raggiunto allo scoccare del 90' grazie a un gol alquanto fortunoso di Sasa Lukic. La prestazione del primo tempo del Torino è stata però di quelle significative; lo evidenziano le statistiche, e soltanto il Var, un palo e Vicario hanno permesso all'Empoli di tornare negli spogliatoi sullo 0 a 0. L'Empoli ha tentato un approccio aggressivo con la pressione alta degli attaccanti, ma ha finito per concedere spazi che i granata hanno saputo identificare bene. La ripresa è stata ben diversa a causa del gol di Destro. La rete dell'ex Genoa ha dato l'opportunità all'Empoli di abbassarsi con tutti gli uomini dietro la linea del pallone, mentre il Torino si è ritrovato sotto di fatto al primo tiro in porta subito e ha faticato a trovare spazi come accaduto nella prima frazione. Per raggiungere il pareggio i granata hanno cercato di sviluppare il loro gioco soprattutto sugli esterni al fine di allargare le maglie della retroguardia dei toscani. Hanno evitato le manovre nella zona centrale e alla lunga, dopo tantissimi cross spiovuti in area di rigore senza fortuna, sono stati premiati rocambolescamente. In generale, a dispetto del punteggio, a farsi preferire è stato il Torino rispetto a un Empoli fortunato e quasi mai in grado di creare pericoli. Se poi la mira degli attaccanti fa cilecca, poco può farci Juric.

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Destro in gol, Karamoh partecipa alla rete di Lukic: sostituzioni decisive

Le sostituzioni hanno fatto la differenza da ambo le parti, almeno nella realizzazione dei due gol. Destro è uscito dalla panchina a inizio ripresa e dopo pochi minuti si è inventato il gol della giornata di Serie A. Nel Torino è stato invece alquanto importante l'ingresso di Karamoh. L'ex Parma ha avuto pochi minuti a disposizione ma ha toccato nel migliore dei modi tutti i palloni che gli sono transitati vicino e proprio da lui è nata la rete di Lukic. L'ingresso di Karamoh ha rappresentato la mossa della disperazione da parte della coppia Paro-Juric, ma a conti fatti forse avrebbe potuto essere fatta prima. Ha preso infatti il posto di Djidji e ha permesso ai granata di aumentare la densità sulla trequarti. Considerata la giornata non esaltante sotto porta di Sanabria (tra l'altro ammonito dopo 14 minuti), si poteva pensare di concedere qualcosa in più rispetto all'ultimo quarto di partita a Pellegri. Ha invece convinto la gestione degli esterni della panchina granata: positiva la scelta di puntare su Aina a destra invece del Singo involuto delle ultime partite. Il nigeriano ha ripagato la fiducia con una delle sue migliori partite da quando è al Toro. Nel secondo tempo era giusto iniziare a dare minutaggio a Vojvoda, altro giocatore fondamentale, e per farlo è stato tolto proprio Ola, che aveva dato tutto ed è calato alla distanza, con lo spostamento di un brillante Lazaro sulla destra.

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Torino, primo tempo di grande qualità: è mancato solo il gol

Se a Napoli il Torino aveva difettato nell'approccio alla gara, invece contro l'Empoli ha voluto immediatamente mettere le cose in chiaro. Ha iniziato a spingere sull'acceleratore fin dal primo minuto e soprattutto sugli esterni ha messo in difficoltà l'Empoli. Vlasic ha allargato spesso la propria posizione e partendo da sinistra ha costruito diversi pericoli. Lazaro e Aina sono stati molto pericolosi e hanno costretto a una strenua fase difensiva Ebuhei e Parisi. E poi nel primo tempo granata c'è stata un'aggressione alta di qualità che non ha dato fiato all'Empoli in uscita. Insomma, anche senza Ricci dal 1', il Torino ha dominato l'avversario: l'unico difetto si è verificato, come al solito, in fase di realizzazione. L'Empoli ha avuto il merito di non disunirsi, aiutato dal fatto di non aver incassato gol soprattutto per merito di Vicario. In altre parole, Zanetti è stato bravo a infondere ai suoi la voglia di non mollare ma è stato favorito dagli episodi e dalla scarsa prolificità del Torino.

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