Il 2021 è ormai volto al termine ed in casa Toro è tempo di bilanci, tirando le somme di quanto è stato fatto. Ripercorriamo quindi l’ultimo anno con un alfabeto tutto a tinte granata.
IL TEMA
L’alfabeto granata: il 2021 del Toro dalla A… alla Z
Il 2021 è volto al termine e con l’inizio dell’anno nuovo analizziamo gioie, dolori, obiettivi e buoni propositi per il nuovo anno
A come Addio – Addio ad un anno che nella sua prima metà è stato molto complicato, con la consapevolezza però che il Toro di Juric ha imboccato la giusta strada per lasciarsi alle spalle il recente passato.
B come Bremer – Il vero pezzo pregiato del Toro, in questo momento, è proprio il brasiliano. Imprescindibile per la difesa, decisivo nell'area avversaria e spesso anche capitano in assenza di Belotti. E' lui il giocatore dell'anno.
C come Covid – Purtroppo protagonista, anche nel mondo del calcio. Ne sanno qualcosa i granata, costretti a fermarsi per un focolaio nello spogliatoio lo scorso febbraio. Ed anche in questi giorni il virus è tornato a bussare alla porta del Toro…
D come Difesa – Da incubo a punto di forza, con l’avvento di Juric i granata hanno riscoperto la propria solidità difensiva. Diciannove gol subiti in altrettante partite fanno del Toro la quarta miglior difesa del campionato.
E come Entusiasmo – Quello che è inevitabilmente venuto a mancare sotto la Mole ma che piano piano sta lentamente tornando a respirarsi attorno ai granata. L'auspicio per il nuovo anno è che lo stadio torni a riempirsi per quanto possibile.
F come Federico Coppitelli – Ha salvato la Primavera quando il baratro sembrava ad un passo, ora la sta riportando ai livelli che merita.
G come Giampaolo – È con lui in panchina che si è aperto il 2021 del Toro. A gennaio è subito arrivato l’esonero, ma con i granata ha ancora un contratto fino al termine della stagione 2021/2022.
H come "Happy new year" – Il 2021 è ormai volto al termine e con l’anno nuovo alle porte non possiamo che augurare un felice anno nuovo a tutti i nostri lettori e a tutti i tifosi granata, con la speranza che il 2022 regali più soddisfazioni calcistiche e non.
I come Ivan Juric – Il tecnico che ha saputo cambiare volto al Toro, uomo della speranza per un futuro nuovamente ai livelli dei colori granata
L come Lukic – Con Juric in panchina sta finalmente compiendo il salto di qualità ed è sempre più leader del nuovo corso granata.
M come Milinkovic-Savic – Per la prima volta con i gradi di titolare tra lo scetticismo generale, ha saputo ribaltare i pronostici e non sta facendo rimpiangere Sirigu.
N come Nicola – L’uomo della salvezza. Tornato in granata nelle vesti di allenatore, ha ereditato una squadra allo sbando e le ha permesso di restare in Serie A. Se oggi il Toro può guardare al futuro con più ottimismo è anche merito del suo lavoro.
O come Olimpico “Grande Torino” – Un fortino ritrovato per il Toro di Juric, che in casa viaggia ad un ritmo da Europa. Peccato per l’affluenza piuttosto modesta: i granata al "Grande Torino" viaggiano spediti.
P come Parametro zero – Quello che nel mondo del calcio sta diventando un incubo sempre più frequente per i club. A giugno il Toro ha salutato a zero Nkoulou, ora a far tremare società e tifosi è Belotti.
Q come Qualità – L’aspetto in cui si potrà e si dovrà ancora migliorare. L’ultimo mercato ne ha portata in dote, di qualità, ed è proprio su questo aspetto che bisognerà continuare a lavorare per un’ulteriore crescita.
R come Robaldo – Quello che sarà il nuovo quartier generale delle giovanili granata. Dopo cinque anni di intoppi di vario genere, nell'autunno 2021 i primissimi lavori di riqualificazione (a partire dalla bonifica) sono finalmente iniziati.
S come Spezia – La vera bestia nera granata del 2021: a gennaio uno 0-0 casalingo che causò l'esonero di Giampaolo, a maggio un ko in trasferta per 4-1 che avvicinò più che mai i granata alla Serie B, a novembre un altro ko per 1-0 che ha rappresentato uno dei pochi veri passi falsi del Torino di Juric.
T come Toro – Non solo una squadra di calcio, ma una passione ed un vero e proprio stile di vita.
U come Urbano Cairo – Presidente da oltre sedici anni, parte della tifoseria lo ha sfiduciato: la scelta di Juric sta pagando, ma avrà bisogno di investimenti e risultati per riconquistare la piazza.
V come Verdi – Simbolo, suo malgrado, di un progetto naufragato. Doveva essere la ciliegina per l’assalto all’Europa, ora è ai margini insieme ai senatori di quel Toro di Mazzarri.
Z come Zima – L’investimento più importante dell’ultimo mercato estivo segna quella che tornerà ad essere la via del nuovo corso: gli investimenti sui giovani di prospettiva.
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