Le pagelle di Milan-Torino 5-4 d.c.r.: bella figura dei difensori, attacco spuntato

Termina Milan-Torino, gara valida per gli ottavi di Coppa Italia, ed è il momento delle pagelle. Vincono i rossoneri ai calci di rigore: per la terza volta nelle ultime cinque edizioni, i granata - scesi in campo con una formazione del tutto sperimentale - cedono il passo ai rossoneri nella seconda competizione nazionale. A San Siro sono stati 120 minuti di compattezza e solidità da parte del Torino, arrivato all'extra-time anche grazie a un po' di fortuna (due pali colti dal Milan nel secondo tempo regolamentare). Niente da fare, tuttavia: ai rigori l'errore decisivo è di Tomas Rincon, festeggia ancora una volta il Milan, che batte per la seconda volta i granata nel giro di tre giorni QUI LA CRONACA DI MILAN-TORINO 5-4 D.C.R. Per quanto riguarda i singoli, il miglior granata è probabilmente Gleison Bremer, autore di un'ottima prestazione difensiva come anche i compagni di reparto. Non benissimo invece Simone Zaza, volenteroso ma troppo spesso arruffone. MILINKOVIC-SAVIC 6: il portiere di Coppa gioca la sua quinta partita stagionale: nel primo tempo rischia coi piedi, poi Kalulu gli fa fallo. Osserva la bordata di Ibrahimovic sfilare alta nell'unica vera occasione milanista dei primi 45'. Ad inizio ripresa intervento determinante in uscita su Leao, poi è fortunato sulla doppia occasione Calabria-Dalot. Sfiora il pasticcio con i piedi rischiando di farsela scippare da Leao. Stilisticamente spesso non è granchè, anzi, qualche brivido lo procura. Però copre bene la porta per la sua stazza. E di riffa o di raffa porta a casa un "clean sheet", cosa non successa così spesso al Torino quest'anno. Spacca la porta col rigore finale, ma serve a poco. BREMER 7: ottimo il primo tempo del brasiliano, riportato al ruolo di braccetto di destra. Puntuale nelle chiusure, riesce a mettersi in mostra con anticipi tempestivi. Prende in consegna Leao e lo gestisce meglio di quanto fatto sabato scorso. Diversi interventi importanti e decisione in ogni circostanza. (84' LYANCO 6: entra e se la cava con mestiere). NKOULOU 6.5: torna a rivedere il campo per la prima volta da un mese circa: l'ex leader della difesa col futuro in dubbio soffre poco nel primo tempo. La situazione si movimenta di più nella ripresa: il filtrante di Diaz per Leao lo taglia fuori, ma Milinkovic-Savic lo salva. La difesa granata va in difficoltà in qualche occasione, regge anche aiutata dalla fortuna ma sicuramente soprattutto grazie ad una prova di carattere e compattezza. Nkoulou c'è ancora con la testa. BUONGIORNO 6.5: altra chance sulla sinistra della difesa a tre; nel primo tempo solo una sbavatura, quando non segue la linea tenendo in gioco Ibrahimovic che calcia alto di poco. Dà sensazione di solidità ed è sicuro anche quando avanza palla al piede. Prova convincente. VOJVODA 5.5: non giocava titolare da parecchio, sulla destra è piuttosto guardingo - preoccupato dalla presenza di Leao da quella parte - ed è un peccato perchè quando avanza dimostra di avere il piede per effettuare cross precisi. Quando entra Hauge poi limita ancora di più il suo raggio d'azione. Un po' timido. Nel finale, scivola durante un retropassaggio al portiere e si infortuna ad una spalla (84' LUKIC 6: fa il compitino, senza infamia e senza lode. Ok il rigore). SEGRE 6: ordinato e preciso, raramente sbaglia palloni nel suo ruolo naturale di mezzala destra. Prova ad attaccare lo spazio un po' a intermittenza, ma è dinamico e attento. Cala un po' nel secondo tempo ma tiene comunque la posizione e si dimostra all'altezza del palcoscenico. Nel finale accusa i crampi ma stringe i denti. QUI LE SUE PAROLE NEL POSTPARTITA RINCON 6: non fa mancare la consueta grinta (rimedia il solito cartellino giallo) e la sua presenza in campo, nel bene o nel male, si avverte sempre. Cerca di essere molto aggressivo su Brahim Diaz, non facendolo ragionare. Non perde mai la bussola anche nei momenti più delicati, risultando un filtro efficace davanti alla difesa. E' però lui a sbagliare il rigore decisivo. LINETTY 6: il polacco fa il suo, recupera qualche buon pallone ma non riesce ad agire sufficientemente a sostegno delle punte. Giampaolo poi decide di risparmiarlo (63' SINGO 6: si piazza inizialmente nell'inedito ruolo di mezzala destra, ruolo in cui non pare certo a suo agio, poi si sposta nella posizione abituale di esterno. Con Theo Hernandez trova pane per i suoi denti). ANSALDI 5.5: torna titolare a sinistra e deve fronteggiare il giovane Kalulu, che ha più birra di lui nelle gambe. Inizio interessante, poi cala un po' alla distanza. Non al meglio sul piano fisico (63' MURRU 5.5: bada più che altro a tenere la posizione contro un Dalot che lo spinge a rimanere basso. Non perfetto in qualche occasione nei supplementari). GOJAK 5.5: da mezzapunta sicuramente meglio che da mezzala. Il bosniaco gioca qualche buon pallone ed è sua la migliore occasione granata dei primi 45': preciso sinistro che chiama Tatarusanu ad una bella parata. Nel secondo tempo cerca spesso di attaccare la profondità, giocando da attaccante "aperto"; non gioca male ma gli manca qualcosa per affondare il colpo. Col passare dei minuti la stanchezza si fa sentire e gli errori aumentano. Ha una buona occasione nel finale: uno contro uno in area con Tonali, ma non regge fisicamente. ZAZA 5.5: partenza difficoltosa, con tantissimi palloni sbagliati. Poi il lucano entra meglio in partita, cerca di tenere alta la squadra e di legare il gioco con qualche sponda. Corre tanto, ma nei momenti topici sbaglia spesso; prova ad andare al tiro, ma lascia a desiderare. (92' BELOTTI 6: Giampaolo lo inserisce per provare a trovare il gol della vittoria: il capitano entra per i supplementari e aiuta la squadra a non abbassarsi troppo. Prova il tiro in porta col sinistro, sporcando i guanti di Tatarusanu, e prende i soliti falli che aiutano i suoi a respirare. Preciso dal dischetto). GIAMPAOLO 6: vara un ampio turnover come era giusto fare ma il Toro non ne risente, nel senso che nel primo tempo si vede una squadra che palleggia piuttosto bene almeno sino alla trequarti. Nel secondo tempo il Milan alza la pressione e il suo Toro rischia di andare sotto. Lui cambia pensando sempre a gestire le energie: fuori Linetty e Ansaldi, dentro Singo (stranamente nel ruolo di mezzala) e Murru. Poi cambia idea più volte con le restanti sostituzioni, anche per l'infortunio di Vojvoda. Alla fine non fa entrare Baselli, e non risparmia alcuni "big" come Singo e Belotti. La squadra non riesce a pungere in avanti, ma gioca con compattezza e solidità. Alla fine l'esito non sorride ai suoi: la consolazione è quella di aver visto i suoi giocare da squadra. QUI LE SUE PAROLE NEL POSTPARTITA La squadra di Pioli non appare nella sua miglior versione, ma complessivamente è stata la squadra ad essere andata più vicina alla vittoria nei novanta minuti regolamentari e quindi il risultato può essere definito giusto. Ibrahimovic torna titolare ma non fa grandi cose, Calhanoglu giustiziere del Toro in Coppa come nel 2020. Buona prestazione di Calabria da mediano. Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6.5; Kalulu 6, Musacchio 6 (st 17' Kessie 6), Romagnoli 6, Dalot 6; Calabria 6.5 (st 17' Hernandez 6), Tonali 6; Castillejo 5.5 (st 1' Hauge 6), Diaz 6.5 (sts 1' Olzer 6), Leao 6; Ibrahimovic 5.5 (st 1' Calhanoglu). A disposizione: A.Donnarumma, G.Donnarumma, Conți, Colombo, Michelis, Di Gesù, Mionic. Allenatore: Pioli 6