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Lecce-Torino, perché sì e perché no: obiettivo continuità, ma è un campo stregato

Due motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere il Lecce di Marco Baroni: i granata non vincono al Via del Mare dal 1994

Silvio Luciani

Lecce-Torino, perché sì e perché no: obiettivo continuità, ma è un campo stregato- immagine 2

 

"Sarà una partita difficile come all'andata, ma l'obiettivo è dare continuità e provare a vincere". Ivan Juric ha voluto riassumere così il lunch match al Via del Mare di Lecce, in cui l'obiettivo del Torino è soltanto uno: vincere per portarsi momentaneamente al settimo posto, scavalcando Bologna e Udinese in attesa della Juventus. La caccia ai tre punti non sarà così semplice, come testimoniano i precedenti ma soprattutto la forza del Lecce: la squadra di Baroni sta disputando un'ottima stagione e ha un impianto di gioco riconoscibile e consolidato. Come di consueto, nel percorso di avvicinamento al match, riassumiamo i temi principali della partita del Toro nel 'perché sì e perché no': due motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversario di turno.

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