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Cairo: “Curva Primavera, Filadelfia e mercato di gennaio: vi spiego tutto”

Gianluca Sartori

Si sente di dare un messaggio d'amore al Torino?

"Sono presidente da 15 anni. Ho dedicato una marea di tempo, di emozioni, di impegno. Non parlo di investimenti fatti. Il Toro l'ho sempre sentito come una squadra per me speciale. Era la squadra di mia mamma. Lo presi anche perchè facevo contenta lei, mi spinse lei ad entrare in questo mondo. Sono entrato nel calcio da un giorno all'altro senza avere nessun tipo di conoscenza. E' un mondo particolare, quello del calcio: da quando sono arrivati i diritti televisivi, hanno vinto sempre le stesse squadre. Una volta la Lazio (ma poi il presidente ha avuto seri problemi economici), una volta la Roma, spendendo cifre inenarrabili. A parte Juve, Inter e Milan, chi ha vinto lo scudetto mal gliene incolse. E' un mondo pericolosissimo. Io mi ci sono buttato con una voglia di far bene incredibile. Anche investendoci: ricordo poi che io prendo zero dal Toro. Ho soltanto messo soldi. Quanto? Sessanta milioni, il saldo è questo. Una cifra comunque di una qualche rilevanza. Ho soltanto messo: oltre ai soldi, anche molto impegno e molta voglia. Non ci sono messaggi da dare, quello che conta sono le cose che fai e i risultati che ottieni. Oggi c'è da fare le cose giuste, da aprire sicuramente le porte, da invitare i tifosi ad essere vicini alla squadra, affinchè siano più partecipativi. Comunque, a prescindere dal fatto che ci sia o meno dissenso, io vado avanti con la stessa determinazione. Arriviamo da una settimana orribile ma io sono qui a metterci la faccia dopo risultati che non voglio neanche dire. Sono qui pronto a parlare di tutto. Poi, se uno guarda il Toro degli ultimi otto anni - da quando siamo tornati in A - nel primo anno ci siamo salvati, poi abbiamo fatto due settimi posti, tre noni posti, un dodicesimo. Due volte siamo andati in Europa. Voi direte: sì, perchè altri hanno avuto problemi. Ma il fair play finanziario non l'ho inventato io. Armstrong ha vinto tanti Tour De France, ma lo hanno beccato positivo all'antidoping e i Tour gli sono stati tolti. Avere avuto l'Europa in questo modo non credo sia stato disdicevole: chi era davanti a noi non ha rispettato le regole. E ci sono delle conseguenze, altrimenti lo farebbero tutti. Un'altra cosa. Oggi parlano tutti di Atalanta e Lazio. Io faccio i complimenti ad entrambe. La Lazio però l'anno scorso è arrivata dietro da noi. L'Atalanta, a cui faccio tanti i complimenti, prima che arrivasse Gasperini è sempre arrivata dietro. Gasperini è bravissimo, tra l'altro è stato vicino ad arrivare al Toro ma c'erano problemi di tipo ambientale. Quindi la novità è stata Gasperini che ha fatto molto bene, senza nulla togliere alla crescita della loro società".

Continua Cairo, parlando del clima che circonda la squadra e di quello che potrà esserci sabato con la Sampdoria: "Vorremmo fosse positivo, ma ci sta che il tifoso abbia qualche rospo in gola visti gli ultimi risultati. Sarebbe bello se i tifosi potessero perdonarci per questa settimana orribile, dandoci una chance di ripartire insieme".

Termina così questa lunghissima conferenza di Urbano Cairo.

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