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Biraghi in conferenza: “Mi sono preso le responsabilità del brutto finale”

Come si sente a dover recitare un ruolo da leader dello spogliatoio insieme ad altri elementi della rosa come Zapata, Maripan e Vlasic."Ho fatto 5 anni il capitano a Firenze, quindi so di cosa si tratta, ho un po' di esperienza da questo punto di vista. Mi è sempre piaciuto aiutare i compagni, il team e la società, sempre e soltanto con l'obiettivo di portare alla crescita del collettivo. Non è un peso essere un leader dello spogliatoio. Il fatto di essere affiancato da gente come Zapata, Maripan e Vlasic è molto utile. Ci prendiamo questa responsabilità, abbiamo tutte le caratteristiche per dare il giusto supporto. In ogni squadra ci devono essere quei 4-5 elementi di esperienza che possono dare un aiuto, un consiglio. Noi però non ci riteniamo superiori agli altri, ci mancherebbe. Del resto, su questo senso della responsabilità avevo già detto al direttore Vagnati a gennaio che non avrebbe preso soltanto un giocatore ma anche uno abituato a rompere le palle su tutto per migliorare la situazione".
Dove vorresti rompere di più le scatole in questa stagione per il famoso step di mentalità?"Queste prime settimane mi serviranno per capire su quali testi insistere. Non potremo certamente chiudere la stagione come abbiamo fatto l'anno scorso. Ne patiamo anche noi che siamo gli interpreti, non soltanto i tifosi e la società. Il calcio è come andare a scuola: ti prepari per l'esame della domenica; se studi per 7-8 ore al giorno e poi stecchi uno, due, tre, quattro, cinque esami di fila capisci che qualcosa non è andato. Quando scendi in campo devi onorare il presidente che ti paga, i tifosi che ti vengono a vedere. Finire come l'anno scorso, lo ripeto, non è corretto nemmeno per noi che ci alleniamo. Nell'ultimo mese e mezzo della scorsa stagione siamo andati in giro a fare figure di m....".
Ha trovato una risposta a questo finale?"Quello che ho imparato con il tempo è che non c'è mai una verità. Se sapessi la soluzione al problema, dopo una partita sistemi tutto. Se nemmeno l'Inter nel mese di difficoltà ha trovato la soluzione con squadra e allenatori al top, vuol dire che non è facile avere una verità. L'unico vero sacramento in cui credo è il lavoro, ripetere fino alla nausea ciò che non ti riesce. Guardiamo avanti, guardiamo al futuro. Gli esami iniziamo a settembre, nei ritiri sono tutti bravi".
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