LE VOCI

Juric presenta il derby: “Problemi per Sanabria e Pellegri, Ricci con febbre”

Gianluca Sartori

Fin da inizio stagione si dice che producete tanto ma non trovate il gol. Sta mancando l’apporto degli esterni?

I gol degli esterni sì, ma l’altro giorno Lazaro è stato pericoloso, Aina ha sfiorato il gol un paio di volte, in situazioni in cui normalmente non arrivava. Con l’Empoli è stata una partita di cui essere orgogliosi. Sono stato arrabbiato un quarto d’ora per il risultato ma poi mi sono reso conto che li abbiamo sfondati. Abbiamo fatto una partita bella su tutto, è mancato il gol. Guardando le statistiche, si scopre che rispetto all’anno scorso ci mancano tantissimi gol, siamo a meno quattro rispetto ai gol che avremmo dovuto fare e quelli che abbiamo fatto. Ci sono delle domande da farci, se in queste 50 partite c’è un trend stabilito: per le statistiche dovremmo avere una posizione con determinati punti, e invece non ce l’abbiamo. Questo ti fa pensare: solo fortuna? Il problema è il modo di giocare? O la qualità dei giocatori? Bisogna riflettere perché contro un Empoli che aveva fatto sempre bene abbiamo dominato e quando è così devi vincere perché poi ci sono giornate in cui sei meno brillante”.

Il bicchiere è mezzo vuoto? C’è frustrazione all’interno del gruppo nel momento in cui domini ma non segni?

Frustrazione non ci deve essere. Anche se ci sta in certi momenti. Si lavora tanto, i ragazzi sono stati splendidi nella comprensione del gioco, nel creare superiorità numerica. Avevamo un po’ paura dell’Empoli perché prima di giocare con noi avevano fatto grandi partite, sapevamo che Lammers, Bajrami e Parisi sono forti, ma abbiamo dominato. Quando è così un po’ di frustrazione ci può stare ma per poco tempo. Certo che se si continua così diventa un problema. Ci sono squadre che magari hanno creato molto meno di noi e hanno 7-8 punti in più. Sono i punti a cambiare l’entusiasmo. Noi però dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare e cercare di trovare soluzioni un po’ diverse anche se su certe cose credo sia difficile migliorare”.

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