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Juric pre Torino-Udinese: “Non mi sono mai affezionato così tanto a un gruppo”

Le parole del tecnico granata in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Torino e Udinese valida per il 21° turno

Gianluca Sartori

Juric pre Torino-Udinese: “Non mi sono mai affezionato così tanto a un gruppo”- immagine 2

Vigilia di Torino-Udinese, è il momento della conferenza stampa di Ivan Juric. Il tecnico granata è atteso nella Sala Conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino per presentare la gara casalinga contro i friulani, in programma domani - domenica 5 febbraio - alle ore 15:00. Partenza prevista alle ore 17:30 circa.

Juric, la conferenza pre Torino-Udinese

17.25 - Ivan Juric è atteso in sala stampa, mentre la squadra sul campo sta terminando l'allenamento di rifinitura.

17.29 - Ecco Ivan Juric, via alle domande.

Che cosa può dare Ilic?

"Domani niente perché non c'è... Ha preso una botta alla caviglia e non ci sarà".

E in generale?

"Ivan l'ho voluto fortemente perché è un ragazzo che può essere il presente ma anche il futuro. E' già un buon giocatore. Se facciamo un paragone con Lukic, posso dire che in questo momento è meno forte, ma mi auguro che lo possa raggiungere e superare. E' arrivato da un infortunio lungo, poi ha fatto dieci giorni senza allenamento. Ha preso una botta e domani non ci sarà ma è un investimento a lungo termine importante perchè in lui vedo un giocatore che può crescere".

Cosa pensa di Gravillon e Vieira?

"Gravillon l'abbiamo preso perché Zima si deve operare e, quando è così, si sta fuori circa tre mesi. Davide ha preso un giocatore con caratteristiche giuste, dobbiamo inserirlo ma ci può dare qualcosa di buono. Vieira? Ci mancava come caratteristiche un giocatore più muscolare e tosto, ha equilibrato un po' la rosa da questo punto di vista".

Però con Lukic sarebbe stata un’altra cosa…

“Quando sono arrivato il Torino aveva due giocatori forti, Bremer e Lukic. Sono cresciuti tanto. Hanno meritato dove sono arrivati, Lukic è andato nella NBA del calcio. Mi dispiace solo per il fatto che lui sei mesi fa avrebbe rinnovato volentieri nemmeno per tante cose, ma dopo varie cose che sono successe meno volentieri. Quindi poi lui non voleva firmare, anche perché non si sentiva apprezzato come voleva. Il rischio di finire come con Skriniar c’era, la scelta della società di venderlo è giusto e legittimo. Ma le prossime volte dobbiamo essere noi come società in vantaggio, nel senso che dobbiamo decidere noi il loro futuro. Tuttavia, in queste condizioni, venderlo era una scelta legittima”.

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