"Il Torino sta per affrontare l'Udinese fuori casa, in una sfida che sarà senza dubbio molto complessa: la squadra granata dovrà però fare gli straordinari, per evitare di cogliere la seconda sconfitta consecutiva. Il primo ad avere quest'idea è proprio Sinisa Mihajlovic, che adesso è molto insoddisfatto: i due ultimi risultati hanno messo in luce le difficoltà di una squadra ancora nuova e da scoprire, che può e deve fare di più. Si deve partire già dalla Dacia Arena, dove il Toro incontrerà una squadra in buona salute, che ha ritrovato smalto dopo l'arrivo del nuovo tecnico Luigi Delneri.
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Miha, che carica: a Udine per non scivolare nella mediocrità
Follow Up / Dopo due gare di flessione, occorre tornare ad alti livelli per puntare a grandi obiettivi
"Le partite contro Lazio ed Inter sono state un passo indietro evidente: il Toro non è stato in grado di gestire il risultato contro i biancocelesti, mentre ha sbagliato proprio atteggiamento nel match contro la squadra di De Boer. Se i granata hanno anche solo l'ambizione di puntare a posizioni important in campionato non può permettersi di accontentarsi di tre vittorie consecutive, né di accettare di perdere con due squadre come Lazio e Inter, nonostante siano tra le formazioni di punta del nostro campionato. Il successo si fonda sul lavoro, e adesso occorre ripartire: un altro sbaglio potrebbe essere pericoloso.
"Un altro errore sarebbe difficile da gestire, per una semplice motivazione: la classifica della Serie A è molto corta, soprattutto tra la terza e la decima posizione. Dei buoni risultati ti possono lanciare in orbita, alcuni deludenti possono farti arrivare in zone pericolose. Due sconfitte consecutive sarebbero difficili da digerire, perché i granata verrebbero superati anche dall'Udinese stessa, perdendo momentaneamente il treno delle squadre che puntano all'Europa, la Lazio in primis. Perciò la gara di Udine è una sorta di crocevia, che potrebbe segnare il cammino del Torino ed impedire ai granata di navigare nella mediocrità. Lo spirito alla reazione c'è, e arriva da Mihajlovic soprattutto: ora la risposta deve arrivare dal campo.
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