"Il Torino ha acquistato un nuovo giocatore, Nicolas N'Koulou, difensore di caratura internazionale - come ha detto anche il presidente Urbano Cairo - che cercherà di rimediare in parte al problema legato alla difesa del Toro, che solo lo scorso anno ha subito 66 gol in un campionato. Il giocatore arrivato grazie ad un colpo di Petrachi (QUI le cifre dell'affare) è di nazionalità camerunense, ed ha anche giocato per la sua Nazionale vincendo una Coppa d'Africa. La bandiera del Cameroon, però, non è molto comune nella lunga storia del Torino ma, anzi, compare davvero poche volte.
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N’Koulou e i camerunensi al Torino: una tendenza da invertire
Focus On / Il nuovo acquisto del Toro ha la responsabilità di portare in alto i colori del Cameroon nella società granata
"Il primo giocatore camerunense a vestire la maglia granata è stato Augustine Simo, centrocampista che nell'annata 1995-1996 fece parte della squadra granata, per cercare di sfondare nel calcio importante. Il suo impatto non fu certo dei migliori, perché il ragazzo rimase al Torino soltanto per una stagione, scendendo in campo in sei occasioni e non riuscendo né a segnare né tantomeno a convincere per le sue prestazioni. Proprio per questi motivi la sua esperienza terminò dopo appena un anno, quando il Toro lo cedette al Lugano.
"Non fu emozionante neppure l'avventura del secondo (e fino ad oggi ultimo) giocatore del Cameroon con la maglia del Torino: egli era Samuel Ipoua, attaccante che il Toro prelevò dal Nizza e lo tenne in squadra per la stagione 1996-1997. Anche Ipoua rimase solo una stagione, e non fu trionfale: scese in campo in soltanto 9 occasioni, non riuscendo mai a segnare neppure un gol. Dopo la sua annata a bassi livelli, il ragazzo venne ceduto dal Torino al Rapid Vienna.
"Facendo, perciò, un bilancio delle esperienza di giocatori del Cameroon con la maglia del Torino, non si può dire che siano di buon auspicio. Nicolas N'Koulou dovrà essere bravo ad invertire una tradizione senza dubbio molto negativa: le carte a disposizione per fare bene le ha tutte, come ci ha spiegato anche l'esperto di Ligue 1 Riccardo Mancini, l'unica incognita sarà sull'aspetto fisico.
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