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Non solo gratitudine: cosa si legge tra le righe nel saluto del Toro a Belotti

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Dalla presa d’atto al “contributo di tutti”: la società non si è limitata a salutare il Gallo

Alberto Giulini

Non solo gratitudine: leggendo tra le righe del messaggio d’addio del Toro a Belotti si possono notare alcuni passi in cui la società ha voluto mettere in chiaro alcune cose. Prima fra tutte, subito in apertura, la paternità della decisione di non rinnovare il contratto. “Prendiamo atto della tua scelta di intraprendere una nuova esperienza” si legge nel comunicato, sottolineando subito come la decisione di arrivare a scadenza sia stata presa dal giocatore. Non è un mistero che il Toro abbia proposto il rinnovo in più occasioni, senza mai ottenere il sì del Gallo. Belotti del resto era stato chiaro: avrebbe preso una decisione solamente al termine della stagione. Ed una volta concluso il campionato, in un silenzio che ha finito per far rumore, ha lasciato Torino dopo sette stagioni. La società ha voluto dunque mettere in chiaro come la scelta dell’addio sia da addebitare a Belotti che non ha accettato l’offerta granata. Del resto è evidente la differenza con il messaggio che giusto pochi giorni fa era stato riservato a Coppitelli: “Il Torino Football Club e Federico Coppitelli, allenatore della formazione Primavera, hanno di comune accordo deciso di intraprendere nuove esperienze per la prossima stagione”.

Belotti come Bava: “Con il contributo di tutti”

Nel corso del messaggio di saluti non è comunque mancata la gratitudine: la società ha voluto ringraziare il Gallo per quanto fatto in sette anni, un’avventura tutt’altro che breve. Ma con una puntualizzazione non indifferente: “con il contributo di tutti”. Come a voler sottolineare che Belotti ha sì fatto cose straordinarie e dato tanto alla squadra, ma è stato anche il Toro a dare tanto al giocatore permettendogli di diventare il centravanti che è oggi. Una simile formula era già stata impiegata un anno fa nel saluto a Massimo Bava: “La Società saluta e ringrazia Massimo Bava per il buon lavoro svolto nella sua esperienza in granata, nove stagioni dove grazie al contributo di tutti si sono anche raggiunti ottimi risultati”. Un messaggio d’addio in cui la gratitudine sicuramente non manca, ma si possono comunque leggere tra le righe alcune precisazioni nemmeno troppo implicite da parte della società.

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