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Secondi tempi e corner, i bei segnali del Toro: due motivi per essere fiduciosi

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Il gol su calcio d'angolo di Zapata e poi la capacità del Torino di battere il Lecce nel corso della ripresa: i dati in controtendenza
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Due storici difetti del Torino di Ivan Juric aggiustati nel match vinto allo stadio "Olimpico-Grande Torino" contro il Lecce. I granata hanno trovato un gol sugli sviluppi da calcio d'angolo (roba rara in questa stagione) e hanno vinto la partita nel corso della ripresa. Partiamo proprio da quest'ultimo aspetto. Troppo spesso il Torino di Juric era stato considerato bravo a costruire nei primi 45 minuti, grazie ad approcci convincenti ed efficaci, e nello stesso tempo "bravo" a disfare tutto nei secondi tempi. Gli esempi si susseguono in questa stagione, ma anche nelle altre due annate con il croato al comando del Torino. Venerdì 16 febbraio è accaduto qualcosa di diverso. Grazie a Bellanova e a Zapata il Torino ha abbattuto la resistenza del Lecce. I numeri, del resto non mentono: il Torino se fossero finite le gare dopo i primi tempi avrebbe avuto 35 punti, mentre con i soli secondi tempi appena 29. Inoltre, con il Lecce ha anche trovato un gol su corner, un problema atavico soprattutto in questa stagione. 

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Ci sono anche le conferme, su tutte la solidità difensiva: 12° clean sheet in campionato

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Due segnali in controtendenza, due segnali davvero pesanti nel campionato del Torino per poter tenere viva l'ambizione europea. Sono infatti due segnali che fanno ben sperare i granata in questo lungo sprint. Le novità sono queste, ma ci sono anche tanti aspetti che vengono confermati dai granata, uno su tutti riguarda la solidità difensiva. Dodici clean sheet in campionato da parte del Torino sono, come si suol dire, tanta roba. E anche venerdì il Torino ha concesso pochissimo all'avversario. I granata stanno sopperendo alle assenze (e contro il Lecce erano davvero tante, da Schuurs a Buongiorno, da Tameze a Rodriguez) con una grande organizzazione e con una fase difensiva che davvero funziona a memoria. In fase di costruzione il Torino è tornato più a briglie sciolte soltanto dopo il gol di Bellanova e soprattutto dopo essere rimasto con l'uomo in più. In altre parole, servono nuove conferme ai granata di Juric per comprendere se davvero hanno imparato qualcosa di nuovo sulle palle inattive, nella gestione dei secondi tempi e in fase di costruzione, però per intanto gli spunti del match contro il Lecce non possono che lasciare fiduciosi l'ambiente Toro.

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