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Sei gol fatti e quattro subiti: il Toro fa e disfa negli ultimi 15’ di gara

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I gol di Pjaca sono l’emblema, ma non solo: le partite del Toro si decidono soprattutto nei minuti finali, nel bene o nel male

Alberto Giulini

C’era una volta il quarto d’ora granata… ora, invece, c’è un Toro che negli ultimi quindici minuti di gara riesce sempre a decidere le partite, che sia in positivo o in negativo. Se c’è un dato che salta all’occhio analizzando le prime sette gare dei granata di Juric, è quello relativo all’elevata percentuale di reti segnate o subite nell’ultimo quarto d’ora di gioco: sei su un totale di nove per quanto riguarda i gol realizzati e quattro su sette per quel che concerne invece i subiti.

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I CAMBI - Il dato sui gol messi a segno nei finali di gara è strettamente legato alla possibilità di inserire giocatori di qualità nella ripresa. Si pensi banalmente alle partite contro Lazio e Sassuolo: l’ingresso di Pjaca è stato decisivo per sbloccare il risultato. Ed è significativo sottolineare come cinque gol messi a segno nell’ultimo quarto d’ora portino la firma di giocatori subentrati dalla panchina: alle reti di Pjaca si aggiungono infatti quelle di Belotti contro l’Atalanta, Verdi a Firenze e Pobega con la Salernitana. Dati di fatto che danno esplicitamente ragione a Juric: quando ha potuto contare su cambi di qualità, questi hanno fatto la differenza. E non è un caso che contro Venezia e Juventus, con il reparto offensivo in emergenza, la squadra sia vistosamente calata nei finali senza trovare la via del gol.

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LE SCORIE - Al dato positivo dei gol segnati si affianca tuttavia quello relativo ai tanti subiti nei finali di gara. Decisivi alcuni errori individuali - talvolta anche grossolani - che sono costati già diversi punti alla squadra di Juric. Dall’Atalanta a Lazio e Venezia passando per il derby: sono ormai diverse le partite rovinate nei finali di gara. Ma sarebbe probabilmente sbagliato ridurre tutto ad una questione di infortuni dei singoli. Con Juric la squadra ha già compiuto notevoli passi in avanti rispetto agli ultimi due anni, ma ci sono ancora scorie del passato da superare. Ed i gol subiti nel finale sono uno di queste: mentalmente andrà compiuto un ulteriore salto di qualità per scrollarsi di dosso tutti i problemi messi in mostra negli ultimi diciotto mesi.