Alla sua seconda presenza in maglia granata, Cristiano Biraghi non ha avuto l’impatto sperato. La sfida contro il Bologna, che lo ha visto in campo dal l’81’, si è trasformata in un incubo per un episodio sfortunato: un'autorete decisiva che ha condannato il Torino alla sconfitta per 3-2 al Dall'Ara. Un errore casuale che pesa, ma non cancella il valore di un giocatore in grado di offrire molto alla squadra di Vanoli.


FOCUS
Torino, Biraghi: l’autogol pesa, ma Vanoli ha un’arma in più sulla fascia sinistra
L’episodio sfortunato
—La partita sembrava avviata verso un pareggio combattuto, finché un tiro di Castro, deviato involontariamente da Biraghi, ha beffato Milinkovic-Savic, consegnando la vittoria ai rossoblù. Un episodio sfortunato più che un errore tecnico, che lascia l'amaro in bocca ma non mette in discussione le qualità del laterale mancino. Arrivato sotto la Mole nell'ultimo giorno di mercato, Biraghi ha ancora tutto il tempo per dimostrare il suo valore in questa nuova avventura. Alla vigilia del match, Vanoli aveva ribadito fiducia nel suo nuovo acquisto: "Biraghi, a parte l'ultimo periodo con la Fiorentina, è un grande professionista, si è sempre allenato bene. La concorrenza interna è uno stimolo per crescere. Ben vengano le difficoltà di scelta per l'allenatore".
Il duello con Sosa
—La corsia sinistra del Torino resta un cantiere aperto, con Biraghi che si gioca il posto con Borna Sosa. Il croato, dopo un avvio di stagione complicato, sembra aver trovato maggiore sicurezza con il passaggio alla difesa a quattro, ma manca ancora di quella spinta offensiva che è il marchio di fabbrica di Biraghi. Lo scorso anno, con la Fiorentina, ha collezionato 3 gol e 8 assist, confermandosi incisivo nell'ultimo terzo di campo. Statistiche alla mano, Biraghi è più pericoloso in fase offensiva: registra una media di 2,09 passaggi chiave e 2,17 cross precisi a partita, mentre Sosa non ha ancora servito un assist in questo campionato. Atleticamente, il croato appare più rapido sulle lunghe distanze, ma in termini di precisione e lettura del gioco, l'ex viola ha qualcosa in più.
Esperienza e pericolosità sui calci piazzati
—Uno dei punti di forza di Biraghi è la sua abilità sui calci da fermo, un'arma preziosa per Vanoli. Con lui in campo, il Torino guadagna un'opzione in più su punizioni e corner, spesso decisivi nei match più bloccati. Il suo sinistro educato ha già creato numerose occasioni pericolose in carriera, e se riuscirà a inserirsi nei meccanismi della squadra, potrebbe diventare un riferimento anche in questo fondamentale. Vanoli dovrà gestire al meglio la concorrenza tra i due esterni mancini, alternando freschezza atletica ed esperienza in base agli avversari e alle esigenze tattiche. Non è infatti esclusa una continua staffetta tra Biraghi e Sosa, anche a seconda del match. Quel che è certo è che, al di là dell'autogol di Bologna, Biraghi rappresenta un’ottima risorsa per il Torino: un giocatore che conosce molto bene il campionato italiano, capace di garantire solidità e pericolosità offensiva. Il futuro dirà se la maglia da titolare sarà sua, ma Vanoli sa di avere un'arma in più sulla corsia sinistra. E, autogol a parte, il tempo gioca dalla parte di Biraghi.
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