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Torino: Bruno Peres, la fase difensiva è ancora e sempre la nota dolente

Focus On / Peres è determinante in fase offensiva, ma nei ripiegamenti non fornisce garanzie

Gianluca Sartori

"Di questo Torino, Bruno Peres è tra i giocatori più influenti, più amati dai tifosi e apprezzati sul mercato. Personaggio solare, simpatico e stimato all’interno dello spogliatoio, ha doti di velocista, unite a qualità tecniche non comuni, che potrebbero fare di lui uno degli esterni migliori d’Europa.

"QUEI MINUTI CON IL GENOA - Potrebbero, perché il condizionale è d’obbligo. Il Bruno Peres di oggi ha oggettivamente delle lacune che deve colmare in fretta, se vuole diventare un giocatore di livello. Prendiamo la partita contro il Genoa di mercoledì scorso. Il brasiliano entra a cinque minuti dalla fine, quanto basta per rappresentare bene il Peres attuale. Al primo pallone che tocca sulla destra, ubriaca due avversari e propone un cross al bacio che poi sarà trasformato in rete dal genoano Tachtsidis. Pochi minuti dopo, però, non segue Laxalt fino alla fine, e il mediano genoano mette dentro una pesante rete del 3-3.

"APPLICAZIONE MENTALE - E nel derby contro la Juventus, un’altra amnesia difensiva. Mancano tre secondi alla fine quando marca dalla parte sbagliata Cuadrado, arrivando in ritardo su quell’ultima, estrema, maledetta diagonale difensiva mancata che ha permesso al colombiano di mettere la palla in porta. Bruno Peres è uno di quelli da cui si può pretendere il massimo; un giocatore così determinante quando spinge non può non avere una fase difensiva all’altezza. La strada è già tracciata, verso una miglioria delle conoscenze tattiche e – soprattutto – dell’applicazione mentale. Cose che si migliorano con il lavoro quotidiano suo e dello staff tecnico.