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Torino, Cairo da Bormio: “Tenere un top player è come acquistarne uno. E credo in Zaza”

Marco De Rito

Sull'impegno di Europa League incombente: "Per noi è una grande cosa, è un traguardo meritato avendo fatto una grande stagione con 63 punti; nei 15 anni precedenti è una quota che era sempre bastata per qualificarsi, sarebbe stata una grande beffa non esserci. Ora ci siamo e dobbiamo dare tutto. Abbiamo una sfida contro una squadra che sarà molto più avanti di noi; dovremo essere bravi a non prendere sottogamba un duello che sarà molto difficile".

Sul fatto che si giocherà ad Alessandria: "Io non è che vado volentieri lì perchè è casa mia; sarei andato più volentieri a San Siro o a Reggio Emilia, perchè avrei voluto ospitare i 25mila tifosi che sarebbero arrivati per la partita nel nostro stadio. Le abbiamo provate tutte, ma altri stadi erano indisponibili. L'unico disponibile era Udine ma era davvero troppo distante. Quindi si è deciso per Alessandria. Metteremo 2000 seggiolini in più per avere quanti più tifosi possibili, speriamo di avere il via libera definitivo dalla UEFA".

Poi ha aggiunto: "Io non ho affatto spinto per la soluzione Alessandria. Io sono nato a Milano e mi considero milanese a tutti gli effetti. Però mio padre è nato in provincia di Alessandria e mia madre anche ha passato molto tempo da quelle parti. Io ci andavo in vacanza, i miei nonni sono di quelle zone e di conseguenza sono molto legato a quei posti. Io però avevo spinto per giocare in uno stadio che potesse ospitare 30000 spettatori. Non c'era uno stadio in Italia, a parte Udine che non è facile raggiungere, dove fosse possibile giocare. Se avessimo scelto Udine o Cesena io credo che la gente non sarebbe andata il giovedì a 500km di distanza. Noi abbiamo provato Sassuolo, Bergamo, Bologna, Parma, Genova, Milano, Firenze, Roma, Brescia e tanti altri. Tutti gli stadi possibili, abbiamo provato dappertutto. Da alcune parti c'erano concerti, rifacimento di manto erboso, in alcuni casi stavano facendo altri tipi di lavoro. Morale: non abbiamo trovato nulla. L'unica opportunità era Udine e poi Alessandria. Io non ho scelto Alessandria, a me fa piacere affettivamente, anche perché sarà una bella bolgia. Abbiamo avuto il via libera per 4000 posti, ma noi abbiamo detto che vogliamo incrementare i seggiolini in tribuna nord. Noi metteremo i soldi per questo aumento anche se ci giocheremo una sola volta, ma pur di portare allo stadio i granata che vogliono venire che non saranno 6o00 ma molto di più siamo disposti a fare questi accorgimenti. Il presidente dell'Alessandria, il sindaco e il prefetto sono stati disponibili perché per Alessandria è un evento pazzesco. Io però avrei voluto avere tutti i tifosi allo stadio" . 

Sull'impossibilità di giocare a Torino: "Il Grande Torino è uno stadio che è nostro tutto l'anno, in questo caso c'è una serie di fattori che hanno congiurato. A Torino quanti stadi ci devono essere? C'è l'ex Comunale, il Filadelfia e lo Juventus Stadium. Adesso intanto è importante fare il Robaldo, in questo momento la cosa più importante è avere lo stadio disponibile. Non si può avere un concerto il 17 luglio, dal 26 al 10 luglio c'era tutto il tempo disponibile per fare concerti. Bastava un po' di attenzione in più. La città di Torino deve avere riguardo dei cittadini tifosi del Toro. Non dico che non ci debbano essere concerti, basta un po' di attenzione in più alle date. Quando hanno stabilito le date non sapevano se ci saremmo qualificati o meno per l'Europa League, in ogni caso il  problema c'era". 

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