"Vincere è sempre stupendo, ma trovare il successo con una rimonta ha un sapore del tutto diverso: e nella memoria dei tifosi granata è incancellabile quel match in cui il Torino decise di fare il Toro in due minuti, ribaltando le sorti di un match che sembrava segnato.
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Torino-Genoa 2-1, quel match simbolo della determinazione granata
Ricordi / Sono passati tre anni da quel match, che però è rimasto ben impresso nella mente dei tifosi granata
"Era il 13 aprile del 2014, il Torino aveva ancora nella testa quel sogno folle chiamato Europa, e il match casalingo contro il Genoa doveva assolutamente portare punti ai granata. La partita è però scialba, poche occasioni da rete, con due squadre che sembrano pensare più a non farsi male che ad attaccare. Ma all'improvviso, ecco un fulmine a ciel sereno: il Genoa la sblocca a quattro minuti dalla fine, con un gol di Gilardino, solito rapace d'area, e la gara sembra dover terminare in questo modo. Ma i liguri non avevano fatto i conti con il "Cuore Granata", quello vero.
"Dai piedi dei due giocatori più talentuosi e prolifici della stagione 2013/2014 arrivarono due gioielli, a distanza ravvicinata, che solo chi ha avuto il piacere di vederlo in prima persona sa quale emozione possano avere suscitato. Immobile, al minuto 92, si incunea da solo, e al limite dell'area di rigore lascia partire un tiro a giro che si piazza sotto l'incrocio alla sinistra del portiere. La folla granata è già in delirio, ma la partita non è finita. Il Genoa ricomincia la gara, ma perde il pallone dopo pochi secondi, recuperata da Gazzi: Cerci si fa servire, e con personalità ignora i suoi compagni, va vicino alla mattonella da quale ha segnato Immobile, carica il sinistro e segna baciando il palo, sempre alla sinistra del portiere.
"La festa granata diventa un tripudio, i tifosi non riescono a crederci e la rimonta ha realmente qualcosa di eccezionale: tre anni fa il Toro ha rispolverato - e solo per due minuti - la determinazione di una squadra che non muore mai.
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