"Il Match tra Torino e Juventus è sempre più vicino, e l'ansia di vedere i granata in campo sale: sarà una partita molto complessa, come ogni Derby della Mole, ma con la consapevolezza di avere dei colpi notevoli da poter sfoggiare allo stadio Grande Torino. Cercando di dare una visione tattica di questo match, possiamo evidenziare come ai granata serva molta rapidità nei movimenti, per sorprendere l'avversario, ma soprattutto cercare di colmare le solite lacune in difesa: andando in ordine, vediamo le chiavi tattiche della stracittadina di Torino.
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Torino-Juventus, i temi tattici: ripartenze brucianti come con Roma e Fiorentina
Verso il match / Ai granata può servire lo stesso atteggiamento tattico visto contro le big battute, con la voglia di aspettare l'avversario per poi colpirlo in velocità
"TORO BASSO E VELOCE - Il Torino, per cercare di pungere e scoprire la difesa della Juventus, dovrà cercare di mettere sul campo una prestazione di livello simile a quella mostrata contro Roma e Fiorentina. Baricentro basso, aspettando l'inevitabile iniziativa avversaria, per poi aumentare i pressing all'improvviso, prendere il pallone e ribaltare il capo in velocità, cercando di essere spietati sotto porta, come già capitato quest'anno. In questo modo il Torino può mettere in difficoltà la difesa della Juventus, che rimane sempre complicata da scalfire: una chiave tattica potrebbe proprio essere questa, dato che si è già dimostrata vincente contro squadre di alto livello.
"UN OCCHIO IN PIÙ - Ma per evitare di cadere sotto i colpi bianconeri, è necessario colmare la lacuna dei palloni alti e soprattutto dei calci piazzati: il pericolo è molto alto ormai, e per di più i granata affrontano una squadra che sui calci d'angolo riesce particolarmente ad essere efficace. Nell'ultimo match contro l'Atalanta, ad esempio, i bianconeri hanno vinto per 3-1, cogliendo due dei tre gol su calcio d'angolo: prima Rugani e poi Mndzukic hanno chiuso definitivamente i conti del match. Errori come quelli di Genova, per il Torino, devono essere un grande insegnamento, in modo tale da evitare di aprire la strada alla Juventus di mister Massimiliano Allegri.
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