"Due gol per tirare un calcio alla crisi e riprendersi il Toro (e la Nazionale?), trascinando i compagni nella vittoria più importante e convincente di questo inizio di stagione granata. Il Torino lo ha aspettato, Mazzarri lo ha aspettato, con pazienza e fiducia, e Belotti ha finalmente risposto come lui sa fare, con gol (e prestazione) da bomber. La doppietta del Gallo nell'intenso trionfo granata di Marassi può davvero essere un punto di svolta per la stagione granata, che finora stentava a decollare anche e soprattutto a causa del digiuno del proprio capitano. Un digiuno durato 479 minuti e interrotto nel miglior modo possibile. La sfida ora è continuare di questo passo, per Belotti e per il Toro.
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Torino, no Belotti no party: ecco perchè Mazzarri gli ha dato fiducia
Focus On / Il Gallo è il grande protagonista nel poker di Marassi: ora deve trovare continuità
"SINCERITA' - Che la sterilità sottoporta del Gallo stesse condizionando la stagione granata è un dato di fatto, e lo stesso Belotti nel post-partita con estrema sincerità lo ha ammesso: "Al Toro mancavano i miei gol". Lapalissiano forse, ma onesto ricordarlo. La doppietta del Gallo arriva poi in un momento molto delicato per lui, al centro di diverse critiche che lo avevano messo in discussione. Nel mondo granata, sempre più voci si levavano chiedendo a Mazzarri di prenotargli un posto in panchina. Poi le scelte le fa il tecnico, che gli ha dato fiducia (qui le parole del tecnico in proposito) e lo stesso Belotti ha riconosciuto come l'aiuto di WM sia stato decisivo per lui.
"RIFORNIMENTI - La prestazione del Gallo contro la Sampdoria è stata di lotta e dinamismo (come già con la Fiorentina), ma finalmente anche di concretezza: i tanti cross messi dentro da De Silvestri hanno permesso al capitano granata di ottenere rifornimenti continui fino ad oggi sconosciuti, e il primo gol è stato una logica conseguenza di queste situazioni "provate e riprovate in allenamento" (cit. Mazzarri). Sbloccatosi con un gol di testa (574 giorni dopo l'ultimo!), Belotti ha giocato in scioltezza - ed è da quella serenità ritrovata che nasce il grandissimo stop nell'episodio del rigore (poi trasformato con freddezza glaciale) e la volée della ripresa su cui si supera Audero. Insomma, da cosa nasce cosa e seguendo questo schema la rinascita di Belotti è un buon segnale anche in chiave Nazionale: la selezione di Mancini vista contro la Polonia necessita di un centravanti di peso e il Gallo si rilancia prepotentemente in vista della prossima convocazione in questo senso.
"Priorità al color granata, però: e il terzo e il quarto gol granata di Belotti in questo campionato dimostrano che, spesso, il Toro è davvero Toro solo se il suo capitano rende e segna. Si ha la sensazione che, in maniera più o meno netta, le sorti del Torino siano legate a quelle del capitano. Adesso, però, è tempo di continuità e di proseguire nel "lavoro a testa bassa" come auspicato da Mazzarri - perché davvero si possa dire che il Gallo è tornato per trascinare il Toro a traguardi importanti. Traguardi da squadra che ha ritrovato il proprio capitano.
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