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Torino, Singo: “Prima portiere, poi esterno con Coppitelli: ecco la mia storia”

Redazione Toro News

Il tuo debutto è stato il 1 agosto del 2019, nella partita contro il Debrecen, mentre hai debuttato in Serie A il 27 giugno del 2020. Sono due dei tuoi ricordi più belli, credo. 

"Sì, per un giocatore giocare con la Prima Squadra è molto importante. L'allenatore a quel tempo era Mazzarri, lo ringrazio ancora per avermi fatto giocare la mia prima partita da professionista: da lì è iniziato tutto".

Mi ricordi di te il primo anno che eri qui: eri molto magro, molto timido anche e lo sei ancora un pò, ma soprattutto eri molto esile a differenza di oggi. Secondo te, per un difensore, è più importante il fisico o la tecnica?

"In Italia è più importante il fisico, perchè bisogna lavorare molto, bisogna andare spesso in duello ed essere fisicamente pronto. Da quando sono arrivato a Torino ho lavorato molto sul mio fisico, e mi ha aiutato ad arrivare a questo livello". 

Tu sei un esterno, sei un'ala destra, ma ti piace anche segnare, fare gol. 

"Sì, Juric quest'anno mi ha detto che devo chiudere la stagione con cinque o sei gol. Mi aiuterà molto a fare progressi, perchè mi ha detto che posso segnare molto da qui alla fine della stagione. La mia esultanza con l'inchino mi è venuta inaspettatamente, l'ho fatta dopo che ho segnato e mi è rimasta".

Cosa significa la tua esultanza?

"Volevo ringraziare il compagno che mi aveva fatto assist".

Secondo te, in Serie A, è un ostacolo essere un ragazzo giovane?

"Non credo, perchè se lavori molto l'allenatore si fida di te e penso che così si possa trovare l'opportunità di esprimersi".

Avevi detto che la migliore qualità per un calciatore è la forza mentale. Lo credi ancora?

"Ci credo, perchè spesso ci sono dei momenti difficili, infortuni che possono portare squilibrio. Ma se sei forte mentalmente, puoi tirartene fuori. Anche quando la situazione è pessima e sembra non ci siano speranze, bisogna essere forti mentalmente per superarla e andare avanti".

Dicono che hai disciplina, determinazione, la giusta ambizione. Sei d'accordo?

"Penso di sì. Se questo è quello che le persone dicono di me o è quello che hanno visto, penso che sia l'approccio migliore".

E pensi che sia per questo che sei entrato in fretta nel cuore dei tifosi?

"Beh, penso di sì perchè si vede sul campo. Lavoro molto, ascolto molto e li ringrazio per questo".

Qual è la tua caratteristica migliore?

"La determinazione, l'impegno fino all'ultimo".

Come vorresti essere tra 20 anni?

"Tra 20 anni vorrei aprire una scuola calcio in Costa D'Avorio. Insegnerò ai giovani tutto ciò che ho imparato, anche in Italia".

E dove ti piacerebbe vivere?

"In Costa D'Avorio

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