Durante la conferenza stampa di ieri, sabato 19 aprile, a mister Paolo Vanoli è stata mossa una domanda su un tema che può essere centrale nell'analizzare lo sviluppo del gioco del Torino. I granata muovono la palla in avanti molto lentamente, forse troppo lentamente per essere davvero incisivi. Hanno una velocità media di verticalizzazione di 1.55 metri al secondo, ovvero la media più bassa tra le squadre che stanno partecipando alla Serie A 2024/2025. Questo dato si può tradurre nel seguente modo: una scrsa capacità del Torino di colpire l'avversario con transizioni veloci. Proprie le transizioni veloci erano state il marchio di fabbrica del primo Toro di Juric, quello per intenderci pre arrivo di Samuele Ricci sotto la Mole. Di fronte a questi dati portati in conferenza stampa dal direttore di Toro News Gianluca Sartori il tecnico granata Vanoli ha detto: "Penso sia un tema legato alle caratteristiche della squadra. Bisogna sempre adattarsi al materiale a disposizione".


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Toro, quanta lentezza nel verticalizzare. Vanoli: “Con Casadei siamo migliorati”
"Con Casadei abbiamo alzato il nostro baricentro"
—Entrando più nello specifico della propria analisi Vanoli ha aggiunto: "Se si guarda cosa ha fatto il Milan contro l'Udinese, si nota quanto sia stato bravo in campo aperto ma hanno giocatori come Leao e Reijnders che sono adatti a questo tipo di gioco. Noi, comunque, siamo migliorati anche sotto quest'aspetto. Ad esempio, da quando è arrivato Casadei teniamo il baricentro più alto". La presenza di Casadei in campo è in effetti stata sfruttata per alzare la posizione media della squadra con l'ex Chelsea molto spesso appena dietro la prima punta soprattutto per ricevere i lanci dalle retrovie. La velocità di verticalizzazione, però, non è ancora stata risolta e la capacità offensiva granata resta piuttosto latente, come dimostrano le ultime uscite. In altre parole: un buon Toro fino alla trequarti avversaria, poi poca verve nelle soluzioni.
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