Il Toro fatica a verticalizzare e mantiene molto il possesso del pallone
—Forse la ragione di questo trend così differente tra casa e trasferta sta proprio nella difficoltà dell'andare in gol, dovuto allo stravolgimento nello stile di gioco rispetto alla passata stagione. Emblematico è il dato sulle reti: sono appena 15 in casa (peggio ha fatto solo la Sampdoria) contro le 27 lontano da Torino. Questi numeri vanno spiegati in riferimento al cambio di gioco rispetto al 2021-22: l'altro anno tante verticalizzazioni e poco possesso palla, nel 2022-23 il contrario. Questo paga in trasferta dove gli altri lasciano più spazi e molto meno in casa contro difese schierate, soprattutto con l'assenza di una punta di peso per la prima parte del campionato e con la mancanza di numerosi esterni abili nel crossare. Un altro dato che può venire in aiuto è quello dei contrasti: il Toro ne ha vinti 473, ultimo in questa speciale classifica, ma allo stesso tempo i suoi giocatori sono stati quelli che hanno subìto meno dribbling (173). I granata attendono, senza fretta di andare a segnare, e questo aiuta quando l'avversario deve vincere, ma non quando bisogna fare la partita. Infine, il Toro, in particolare in casa, quando subiva gol si intimidiva e non riusciva più a ribaltarla: così si spiegano le tante gare perse per 0-1. Ebbene forse si, potrebbe avere ragione Juric: le gare in casa o in trasferta le preparava allo stesso modo, ma erano le avversarie a cambiare lo stile di gioco.
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