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Toro, ti presento il Sassuolo: giovani, bel gioco e un tridente che può far male

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 05:  Jeremie Boga of US Sassuolo celebrates after scoring goal 2-2  during the Serie A match between US Sassuolo and Frosinone Calcio at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on May 5, 2019 in Reggio nell'Emilia, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Focus on / I neroverdi ripartono da De Zerbi dopo un campionato tranquillo

Silvio Luciani

"Un 2000, un 1997 e tre 1998: Roberto De Zerbi ha ringiovanito il suo Sassuolo e non ha paura di affidarsi ai suoi ragazzi terribili. Dopo una stagione da mina vagante, il club del patron Squinzi punta ad un altro campionato tranquillo in cui togliersi qualche soddisfazione. La conferma di De Zerbi e del suo 4-3-3 è una garanzia di bel gioco e freschezza atletica, così come le conferme di alcuni giocatori chiave della scorsa stagione.

"LE ALI - Su tutti Jeremie Boga e il solito Domenico Berardi, le ali di questo Sassuolo. Il franco-ivoriano classe 1997 è stato la sorpresa della seconda metà di stagione: velocità, dribbling e tanta corsa hanno messo in difficoltà tante difese, compresa quella del Toro. Memorabile il goal dell'1-2 al Grande Torino in cui ha fatto impazzire la retroguardia granata. Berardi è la solita garanzia, responsabilizzato dalla fascia da capitano, vuole arrivare alla maturazione definitiva.

"CESSIONI E ARRIVI - Il Sassuolo però ha cambiato anche diversi uomini importanti. Ad andare via non solo Kevin Prince Boateng (ceduto in prestito al Barcellona già a gennaio), ma anche Merih Demiral (sorpresa della nuova Juventus di Sarri) e Pol Lirola. Interessante, poi, la scelta di puntare su un attaccante vero come Ciccio Caputo (16 goal e 3 assist con l'Empoli) dopo una stagione in cui De Zerbi ha scelto il falso nueve (prima Boateng, poi Djuricic). Tra gli altri innesti, molto preziosi gli arrivi di Hamed Traoré e Pedro Obiang a centrocampo oltre al riscatto di Rogerio e l'acquisto di Gravillon e Toljan.

"In conclusione è un Sassuolo rinnovato in diversi elementi (al netto di un calciomercato in entrata ancora da terminare con un difensore centrale e il ritorno di Defrel) ma dall'impronta ben definita, quella del 4-3-3 di De Zerbi. Ciò significa calcio veloce, verticale, fatto di possesso palla e spettacolo nelle giornate sì. Con la partenza di Demiral la difesa perde un pezzo importantissimo dello scorso anno, Gravillon dovrà dimostrare di poterlo sostituire senza farlo rimpiangere. Sarà proprio il reparto arretrato il punto debole da sfruttare.