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ToroPreview, verso Milan-Torino: “Confermare Ricci dal 1′ a centrocampo?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Beatrice Andreello, Enrico Penzo e Roberto Ugliono.

Da una parte un Toro che ha cambiato pochissimo, dall’altra un Milan rivoluzionato. Che partita dobbiamo aspettarci?

Andreello - Sarà una partita che potrebbe rivelare grandi sorprese. Il Torino non ha iniziato al massimo la stagione con un pareggio con Cagliari, il Milan invece è reduce da una vittoria contro il Bologna. Quel che è certo è che la gara a San Siro non sarà una delle più facili per i granata, ma sarà un’ulteriore test per determinare la compattezza della squadra e i punti su cui, eventualmente, andare a lavorare maggiormente, considerando che il calciomercato è ancora aperto.

Penzo - La partita di domani sarà un ottimo test per misurare il reale livello della squadra. Il Milan questa stagione ha messo a segno un ottimo calciomercato ed ha costruito una rosa capace di essere insidiosa in ogni situazione. Partite come quella di domani richiedono massima lucidità e precisione nei minimi particolari. Sicuramente al termine di essa saremo in grado di capire con maggior chiarezza se il Toro di quest'anno possiede le capacità per fare il salto di qualità.

Ugliono - Sarà una partita complicatissima per il Torino, perché non è il Milan del passato. Le vecchie rose rossonere erano forti sì, ma pativano il Toro dal punto di vista fisico. Adesso Pioli ha costruito una squadra che vuole imporre il proprio gioco e dominare la partita anche da un punto di vista fisico. Non sarà per niente facile per i granata, a maggior ragione dopo aver visto l'esordio del Milan contro il Bologna.

 

Contro il Cagliari si è visto un Ricci in difficoltà dal punto di vista fisico. Lo confermereste dal 1’ a San Siro?

Andreello - La partita contro il Milan potrebbe rappresentare per Ricci, come per la squadra, un altro test dal quale partire: la scorsa stagione ha avuto più alti che bassi, e le prestazioni che ha ottenuto l’hanno confermato, perciò gli darei una possibilità dal 1’, ovviamente tenendo in considerazione i giocatori a disposizione sulla panchina per un eventuale ingresso a gara in corso.

Penzo - Ricci la scorsa stagione ha avuto una crescita esponenziale, partita dopo partita ha dimostrato di possedere oltre ad una grande tecnica anche un'ottima intelligenza di gioco. Partite come quella di domani richiedono oltre ad un grande sforzo fisico anche un enorme elasticità mentale. Samuele domani avrebbe l'occasione di mettere in mostra tutte le qualità che lo contraddistinguono e lo rendono un giocatore insostituibile per il Toro. Di conseguenza si, lo confermerei dal 1'. In ogni caso, se la partita dovesse prendere una piega inaspettata Juric potrebbe contare su ottimi giocatori in panchina, che possiedono tutte le qualità per entrare e spezzare il match.

Ugliono - La prima giornata è stata caratterizzata da un caldo troppo pesante e credo che Ricci abbia patito il clima. Le difficoltà vista dunque potrebbero non esserci contro il Milan. Poi aggiungerei che in rosa i granata non hanno un giocatore come lui, quindi difficile privarsene, soprattutto in una partita complicata dove servono giocatori che sappiano tenere il pallone tra i piedi e lo sappiano far girare.

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Attacco non pervenuto contro i sardi. È solo un problema di rinforzi che ancora mancano?

Andreello - Potrebbe essere un problema di rinforzi come un problema di troppa poca energia: Ivan Juric ha a disposizione Sanabria e Pellegri, e la possibilità di poterli alternare. Con il Milan, la speranza è che l’attacco ritrovi il massimo dell’energia e della forza. Il mercato, comunque, rimane aperto.

Penzo - Secondo me la giusta soluzione sta nel mezzo. Se da un lato è inevitabilmente vero che il reparto offensivo è tutt'ora poco coperto e carente di giocatori capaci di inventare la giocata in grado di svoltare la partita, dall'altro gli elementi già presenti in rosa sono una buona base da cui partire e potrebbero dare molto di più. La partita contro la Feralpisalò ha dimostrato che la squadra è capace di creare ottime azioni, ma una volta arrivata sotto porta pecca in freddezza. Dunque, per migliorare sotto questo aspetto non è necessario stravolgere la squadra, basterebbe individuare due profili capaci di garantire maggior freddezza e concretezza realizzativa al reparto offensivo granata.

Ugliono - Sì. Il Toro davanti si porta un problema noto: nessuno dei giocatori granata è mai stato un vero e proprio finalizzatore. Per questo nel finale di mercato credo i granata debbano focalizzarsi sul regalare a Juric un giocatore che sappia segnare e sappia anche far segnare i compagni.

 

Si entra nell’ultima settimana di mercato: che cosa manca al Toro per dirsi completo?

Andreello - Come già fatto presente da Ivan Juric mancano ancora dei rinforzi: la squadra gira bene, ma qualche alternativa in più è sempre comoda. Due giocatori sulle fasce e uno in attacco sono le risorse necessarie al tecnico granata: riuscire a portargliene qualcuna sarebbe un passo avanti.

Penzo - Il Toro di Juric nel corso degli anni è riuscito a costruire una propria identità. Ciò che manca ancora per fare il definitivo salto di qualità è la possibilità di avere più soluzioni nei vari reparti. Sulle fasce, ad esempio, le scelte sono forzate e nel plausibile scenario in cui un giocatore non riesca ad entrare in partita, diventa difficile cambiarlo e trovare una soluzione. Per ovviare a questo problema basterebbe un rinforzo di qualità sulla fascia sinistra e due giocatori per il reparto offensivo: un trequartista e un attaccante.

Ugliono - Di sicuro servono due rinforzi: un esterno a tutta fascia che possa fungere da alternativa a Bellanova e un trequartista con una buona vocazione offensiva. Servono gol e sostanza al Toro, che contro il Cagliari avrà si patito il caldo, ma ha evidenziato limiti noti.

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