gazzanet

Valdifiori, un ruolo nevralgico: ad Udine per tornare ad alti livelli

Focus On / Il ruolo del centrocampista sarà fondamentale: per affondare i colpi nella difesa friulana serve la sua visione di gioco

Gualtiero Lasala

"Il Torino affronterà l'Udinese tra qualche ora, nella sfida che vale per l'undicesima giornata di campionato: a scendere in campo nella formazione granata, molto probabilmente ci sarà Mirko Valdifiori, centrocampista centrale che sta cercando di guadagnarsi un posto da titolare fisso attraverso prestazioni convincenti. Se contro Palermo e Lazio il giocatore aveva mostrato un repertorio assolutamente buono, dimostrando di essere in forma e all'altezza dell'impegno preso: questa sera, però, contro l'Udinese, servirà un match ad alti livelli per permettere al Toro di uscire soddisfatto dalla Dacia Arena.

"Il suo ruolo è molto importante per gli sviluppi del match: in fase di interdizione e ripartenza, Valdifiori è nevralgico, perché è in grado di recuperare una buona quantità di palloni e gestirli al meglio, fornendo aperture importanti per i suoi compagni. Ad esempio, un lavoro di questo tipo lo ha fatto nel match contro la Lazio, quando ha servito Zappacosta sulla corsa dopo aver recuperato un pallone fondamentale sulla trequarti avversaria: da quella apertura ottima è nato il gol di Iago Falque, che ha portato il Toro in vantaggio.

"Se Valdifiori non dovesse riuscire ad esprimere al meglio le sue qualità, la situazione sarebbe molto difficile per il Torino: la squadra granata ha già compreso le conseguenze di una "assenza" del centrocampista dalla manovra di gioco. Contro l'Inter, infatti, è mancata intensità a centrocampo, e l'ex Empoli è stato inghiottito dai suoi diretti avversari come Joao Mario e Banega. Un aspetto importante legato alla sua prestazione riguarderà anche i compagni di reparto che gli verranno messi al fianco: con Obi e Acquah, in un centrocampo più fisico, Valdifiori ha mostrato diverse difficoltà e alcuni limiti, che sono quasi neutralizzati quando giocano vicino a lui Baselli e Benassi, che  oltre a proporsi di più sono più precisi con i piedi.