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Verona-Torino 0-1, Juric in conferenza si commuove: “Qui sono stato da Dio”

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Le parole dei protagonisti della sfida tra granata e gialloblù al termine della sfida andata in scena al Bentegodi

Redazione Toro News

Al termine di Verona-Torino, Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa ai microfoni dei giornalisti presenti al Bentegodi per commentare la vittoria granata.

Il Torino ha fatto un altro step in avanti, ora è anche capace di gestire il vantaggio. Avete rischiato poco e quasi trovato il raddoppio. Come giudica questa crescita?

"La mia idea in questo campionato era fare una squadra tosta, solida, concreta. C'era tanto da cambiare, penso che ci siamo riusciti. Poi volevo aggiungere uno step tecnico migliorando nella circolazione della palla e nella gestione, non perdendo le caratteristiche di aggressività e concentrazione. Da un po' la squadra gioca molto meglio, è più fluida. Bisogna fare l'ultima partita e pensare come migliorare ancora la squadra per il prossimo anno"

Quanto rammarico c'è, alla luce anche di questa partita, per non aver raccolto ancora di più in stagione?

"Rammarico no. Magari è giusto così. Abbiamo perso una decina di punti nei minuti di recupero. A volte non siamo riusciti a gestire alcuni momenti, spero che cresceremo in questo. Ma oggi i ragazzi mi hanno dato una grandissima risposta. Ero curioso, penso che l'Hellas abbia fatto una stagione strepitosa e che giochi con una fluidità che ancora noi non abbiamo; conosco ragazzi, ambiente e allenatore, arrivare qua e vincere non era facile. I ragazzi mi hanno dimostrato di aver fatto un passo avanti importante.

Brekalo ha parlato di prossimo anno, come se fosse certa la sua permanenza. Ha già parlato con la società quindi per il riscatto?

"Adesso vediamo. Penso che prenderemo le decisioni giuste"

Applauso bellissimo dello stadio... E Tameze è stato il primo a venirla ad abbracciare.

"Mi emoziono, questa gente mi è rimasta nel cuore" (Juric fatica a parlare, si passa alla prossima domanda).

Il Verona è il modello per il suo Toro?

"Il Verona ha fatto un grandissimo campionato secondo me. Igor ha fatto un grande lavoro, c'erano le basi ma bisogna entrare e fare bene. Tutti i complimenti vanno a lui. Io col Toro voglio seguire questa strada, pian piano. Il modello di lavoro è lo stesso: anche a Torino mi hanno permesso di lavorare in tutta tranquillità. Ora pensiamo a come migliorare la squadra il prossimo anno"

Il Torino ha vinto senza Bremer e senza soffrire nel finale. E' la lode della stagione?

"Senza Bremer un po' di paura ce l'hai, nel senso che è stato un difensore dominante in tutto il campionato. Zima ha fatto una partita splendida, era la sua prima volta in quel ruolo, ha fatto bene in tutti i sensi. Quando vedo un ragazzo giovane che fa una partita del genere contro Simeone, Caprari e Lasagna... Ha fatto una grande partita. E' un bel segnale"

Ci sono stati momenti in cui ti sei pentito di essere andato via da Verona?

"Ad essere sincero no. Quando metti tantissimo cuore, tanta voglia di cambiare la società e le situazioni spendi tanto a livello emotivo. La mia sensazione era che era giusto andar via. Magari è il mio carattere, dovevo essere più maturo. Ora sono più maturo di un anno fa. L'unica cosa che posso dire è che a Verona sono stato da Dio, è difficile anche da spiegare (commosso abbandona la conferenza, ndr)".

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