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Bilancio-Torino, terminato (o quasi) l’utile residuo. Indebitarsi o cedere per investire ancora: a Cairo la scelta…

Inchiesta TN - parte 7 / Restano circa 1.5 milioni da investire sul mercato: i soldi rimasti bastano solo per riscattare eventualmente Ichazo

Manolo Chirico

"Il mercato del Torino è partito con il botto, i soldi risparmiati e le plusvalenze effettuate durante la stagione appena conclusasi, hanno permesso al direttore sportivo Petrachi di piazzare immediatamente diversi colpi importanti.

"Una liquidità ben descritta con largo anticipo dalla nostra inchiesta sul bilancio societario: una disamina molto utile per i tifosi, i lettori e oltreché agli addetti ai lavori. Grazie a quel gruzzoletto messo da parte, i granata sono stati ancora una volta uno dei pochi club (probabilmente l'unico) in grado di comprare senza indebitarsi e neppure vendere qualche pezzo pregiato per fare cassa.

"Ben 10.582.839 euro (per essere precisi) destinati esclusivamente al mercato grazie ai quali Petrachi ha potuto dapprima portare a casa il terzino mancino Danilo Avelar. Il brasiliano che si è legato ai granata con un contratto quadriennale, il cui intero cartellino è costato al club circa 2.4 milioni di euro.

"Non solo Avelar, perché nell'immediato i granata hanno strappato alla concorrenza anche il centrocampista Acquah, pagando ai tedeschi dell'Hoffenheim circa 3 milioni di euro. Ovviamente, facendo un rapido calcolo, si intuisce che la metà del budget a disposizione è stato destinato per due pedine che dovrebbero essere parte integrante dell'undici titolare a disposizione del tecnico Ventura. Su di loro infatti sono state corrisposte diverse aspettative, toccherà ai due giocatori non disattenderle.

"Arrivati ai famigerati giorni dedicati alle compartecipazioni e ai riscatti dei giocatori in prestito con opzione, il Torino si è ritrovato tra le mani precisamente 5.182.839 € (bilancio alla mano)Da il bivio: investire fortemente su El Kaddouri (il cui riscatto era fissato a 4.7 milioni di euro) oppure puntare su Benassi, costato alle buste 3.5 milioni. La volontà del belga-marocchino ha fatto la differenza, con il giocatore che ha comunicato al club di non voler restare, preferendo provare altre esperienze. Niente riscatto, con i granata che aumentano di conseguenza la portata dell'investimento sul giovane centrocampista classe '94.

"E ora? In questo momento il residuo, l'utile ancora spendibile si assottiglia decisamente, anzi. Nel portafoglio del club ci sono ancora - per l'esattezza - 1.682.839 €. Una cifra che potrà coprire l'esborso per il riscatto di Salvador Ichazo, ad esempio, ma nulla di più. Con la squadra che a quel punto avrà bisogno almeno di tre tasselli di livello e altri 2 comprimari. Una mezzala sinistra, un regista, un attaccante. Poi ancora il terzo portiere ed eventualmente un ulteriore rinforzo in mediana per aumentare il numero degli abili e arruolabili in rosa.

"In questo momento è logico aspettarsi che il direttore sportivo utilizzi quel budget residuale, proprio per riscattare l'estremo difensore uruguagio, da lì in poi la palla passerà nelle mani del presidente Urbano Cairo: investire di tasca sua, indebitando il proprio club, oppure cedere almeno un pezzo pregiato e riutilizzare quei soldi per completarela campagna acquisti.

"Inutile pensare, o anche solo ipotizzare, che possano essere utilizzati i soldi delle sponsorizzazioni esterne e quelli relativi ai diritti televisivi: queste - come ben evidenziato dalla nostra inchiesta - serviranno a coprire principalmente i costi di gestione. Terminate, per sempre, la comproprietà con una busta da record, ecco che il patron granata si trova davanti al bivio, indebitare il club o cedere per comprare ancora: You choose.

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