"Tutti utili, nessuno indispensabile. E chi non è motivato, chi non ha voglia di lottare per la maglia del Toro, è libero di andare per la propria strada. La filosofia del club è limpida e solare, un concetto rafforzato ancor di più e a più riprese dal tecnico Mihajlovic.
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Immobile, il Toro e quei tifosi all’aeroporto che restano delusi
Calciomercato / L'attaccante in prestito è pronto a sfilarsi per la seconda volta la maglia granata: questa volta, difficilmente le porte di via Arcivescovado si (ri)apriranno per lui...
"Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano: così era stato riaccolto Ciro Immobile da oltre duecento tifosi, intenti a cantare per lui all'aeroporto di Caselle. E ora, la storia è pronta a ripetersi: altro giro, altra corsa, altro addio. Sì, perché questa volta difficilmente per Immobile si potrà parlare di un arrivederci.
"Resterà probabilmente uno degli attaccanti più forti che il Torino abbia avuto negli ultimi anni: per quanto ci siano giocatori che hanno fatto bene (vedi Rolando Bianchi e Maxi Lopez), o che potrebbero fare anche meglio (vedi Belotti), Immobile è stato già nell'annata 2013/2014 un centravanti implacabile, che ha portato i granata in Europa, ha messo a segno gol splendidi e da attaccante vero.
"Dopo una stagione a livelli stratosferici, con 22 gol e la palma di capocannoniere della Serie A, il numero 9 del Torino abbandonò per la prima volta la piazza granata per trovare spazio in squadre che gli permettessero di giocare in ambiti più prestigiosi, come la Champions League. E di conseguenza arrivò il Borussia Dortmund, e poi il Siviglia.
"Ma le sue esperienze all'estero non hanno portato così tanti successi e glorie come al Torino ma, anzi, molte sconfitte: dopo metà stagione alla corte di Emery, ha capito di essere fuori dal progetto spagnolo, e perciò ha deciso di cambiare aria. Qual è stata la sua scelta? Un "usato" sicuro, ovvero il Toro: arrivato a gennaio, dopo mille voci, è stato accolto a Caselle come un eroe, che sarebbe riuscito a risollevare il Torino da quel suo torpore momentaneo. Ebbene, il suo apporto c'è stato, con gol, assist, rigori ben calciati e molto movimento: insomma, un finale di stagione che poteva anche essere migliore, se non fosse arrivato l'infortunio.
"Dopo di che ci sono stati diversi cambiamenti, a partire dall'addio di Ventura, e le prime parole di Cairo che avrebbe riscattato Immobile solo di fronte ad una sua esplicita richiesta: in seguito è arrivato l'annuncio di Mihajlovic, e si pensava che il numero 10 volesse ripartire da questo nuovo Torino, prendendosi sulle spalle l'attacco. E invece no. Ancora una volta l'attaccante granata andrà a vestire un'altra maglia, non vuole restare (come ha detto Petrachi, qui i dettagli).
"A questo punto, però, sorge spontanea una domanda: perché Immobile si comporta così, di nuovo? Suppone che il progetto non sia abbastanza ambizioso? Oppure pensa di poter trovare migliori fortune all'estero? Qualunque sia la motivazione il giocatore granata deve sapere che, purtroppo per lui, non ci sarà più il Torino di Ventura a poterlo (ri)lanciare come un trampolino. L'attaccante molto probabilmente non sarà riscattato, partirà per altri lidi e chissà se un giorno guardandosi indietro non si pentirà di questa scelta.
"Tra tanti dubbi e domande, il secondo capitolo di Immobile in granata si chiuderà con due certezze: certi amori finiscono eccome, e un piazza indelebilmente delusa ma ancora intenta a cantare per il suo Toro...
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