Toro: un mercato per confermare di volere l’Europa

"Nel calcio moderno (qualcuno direbbe "purtroppo") non basta avere tradizione, vivaio e una buona guida tecnica per eccellere nel proprio campionato: gran parte delle fortune delle squadre - a causa della globalizzazione calcistica - passano dalle trattative di calciomercato, attraverso le quali le squadre possono cambiare profondamente la propria fisionomia anche in una sessione per tentare di aderire al meglio agli obiettivi stagionali.

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"Ecco, il Torino deve tenere a mente questo fine per compiere le giuste mosse in sede di trattative: l'Europa passa anche e soprattutto dai puntelli che Cairo e Petrachi riusciranno ad apportare alla rosa nel mese di gennaio - l'avvio è fissato il 3, la chiusura alle 23 del 31. La qualità e le modalità del calciomercato granata fisseranno a tutti i livelli l'obiettivo stagionale del Torino, sia in termini di rosa sia in quelli di campo. Per agguantare l'Europa, insomma, bisognerà fare un mercato da Europa.

"Il campionato italiano non regala niente, e perciò - nonostante una squadra presumibilmente più forte rispetto agli ultimi anni, pur con tutte le criticità del caso - i granata si ritrovano in coda al treno per agguantare le posizioni che contano: un gap, quello che comprende il difensore centrale, il centrocampista e forse anche un esterno d'attacco per allungare la panchina, che andrà colmato dal duo che negli ultimi anni ha guidato - tutto sommato brillantemente - le trattative granata. Viceversa, con un mercato al di sotto delle attese, poco si potrà imputare a Mihajlovic, che si è scontrato a muso duro con alcune difficoltà oggettive (l'assenza di ricambi di sostanza, giusto per dirne uno). La definizione sui fatti (al di là delle parole ormai note) sulle ambizioni del Toro si fa con tavoli e contratti. La palla e pronta a passare nelle mani di Patrachi.