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Serie A, Spadafora: “Modificheremo la legge, ma partiamo con il vecchio protocollo”

Campionato / Il Ministro dello Sport cerca di trovare una soluzione al nuovo ostacolo prospettato dal Comitato tecnico scientifico. Sull'argomento ci sono anche le parole di Gabriele Gravina

Andrea Calderoni

Ore frenetiche in vista della ripresa della Serie A. Abbiamo parlato poche ore fa della doccia fredda del Comitato tecnico scientifico. Sull'argomento è dovuto intervenire immediatamente il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora per fare chiarezza. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Rai Uno. "Visto che la situazione sanitaria è andata a migliorare, la Figc ha proposto delle modifiche al protocollo. Proprio poche ore fa il Comitato tecnico scientifico si è detto d'accordo dal punto di vista scientifico, ma bisogna cambiare la norma che è contenuta in un decreto legge. O si fa un emendamento oppure si mette in un prossimo decreto: ovviamente in entrambi i casi non credo ci siano i tempi per cominciare dal 20 giugno, cercheremo di fare il prima possibile. Ne parlerò con il presidente del Consiglio e anche con il ministro Speranza - ha aggiunto Spadafora - ma sicuramente abbiamo bisogno di un provvedimento che vada a modificare un decreto. In ogni caso la Figc aveva dato disponibilità a giocare anche con il primo protocollo, quello in cui si prevedeva la quarantena di 14 giorni". 

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PROBLEMA VENEZIA - Cosa significa? Significa che il 20 giugno la Serie A ripartirà ma con il vecchio protocollo, quello che prevedeva la quarantena di 14 giorni per tutta la squadra. Poi, quando verrà modificata la legga la nuova "quarantena soft" potrà essere effettivamente attuata. Il problema vero al momento non riguarda nessun club di Serie A, ma il Venezia in Serie B che ha riscontrato una positività nelle scorse ore. Stando alle dichiarazioni di Spadafora il rischio dei veneti è di dover aspettare un po' di più per il ritorno in campo. A tal proposito ha preso la parola anche il presidente federale Gabriele Gravina“Non conosco i dettagli della novità di oggi, ma da quel che so il Cts ha dato parere favorevole: siamo fiduciosi che l’interpretazione possa essere autentica, crediamo che oggi sia possibile applicare quello che i consulenti del Governo hanno deciso nella riunione dell’altro giorno. L’auspico è che in tempi rapidi la questione possa essere risolta, perché è un problema. Da parte nostra, non abbiamo mai sostenuto che la quarantena deve essere eliminata, infatti è stata confermata. La differenza è che i calciatori vanno in ritiro e sono sottoposti a tampone in continuazione. Certamente giocheremo perché non abbiamo nessuna intenzione di indietreggiare, dobbiamo continuare ad essere in linea con quella che è la politica internazionale”.

PARTITE IN CHIARO - Spadafora ha poi fatto il punto sulle partite in chiaro. "Siamo a buon punto, ho avuto disponibilità da tutti i soggetti. Se avessi avuto solo quella di Sky e non degli altri ci sarebbero problemi - ha detto -. Ci sarà spazio per tutti. Questa cosa, se si fa, la si fa grazie alla consapevolezza di tutti, ovvero Sky, Rai, Mediaset, Dazn, di offrire un servizio importante in questo momento storico ai cittadini. Quante partite saranno in chiaro? Credo probabilmente un paio". Nel caso siano due le gare in chiaro, una dovrebbe essere Atalanta-Sassuolo e l'altra di Dazn potrebbe essere Verona-Cagliari. La prima andrà su Tv8, la seconda sarà invece visibile sul canale youtube del broadcaster digitale.