Intanto Singo è stato ceduto al Monaco per 10 milioni. La sua cessione era pressoché obbligata, anche perché a gennaio lo avremmo perso a parametro zero. Oggi Valentio Lazaro è tornato al Toro a titolo definitivo per 4 milioni + 10% sulla futura rivendita. Su Lazaro c'è qualche piccolo dubbio sulla tenuta fisica, ma l'anno scorso fino all'infortunio è stato di gran lunga il migliore tra i laterali (rispetto ad Aina, Singo e Vojvoda). Con il suo arrivo mancano ancora un esterno e un trequartista/seconda punta. Nelle intenzioni della dirigenza granata ci sarebbe infatti spazio per un "quinto" di centrocampo, un giovane di prospettiva, magari quel "giovane Ansaldi" richiesto da Juric per la corsia di sinistra. E poi per un trequartista/seconda punta. Le speranze ricadono sempre su uno tra Praet e Miranchuk, anche sei si fanno altri nomi (come Barrow), ma prima occorre definire un paio di uscite: Verdi (interesse del Como) e Bayeye (Ternana) sul taccuino.
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Molto improbabile Seck, visto quanto detto dal mister prima della partita. Rispetto agli anni passati va in ogni caso evidenziato che, per ora, abbiamo la rosa completamente di proprietà. E non è roba da poco. Poi si possono fare tutte le critiche che si vuole, ma è sempre necessario guardare al contesto con razionalità ed equilibrio. Infatti, facendo due conti a spanne (perdonate le sicure inesattezze), nel 2023 sul fronte entrate ci sono gli incassi per Bremer 13,4, Singo 10, Lukic 9,8, Izzo 3 Kone 1 Warming 0,7. Totale 37,9. A cui bisognerà aggiungere l'eventuale incasso per Verdi più il possibile prestito oneroso per Bayeye o altri. Sul fronte uscite: 7 Bellanova, 4 Lazaro, 1,4 Tameze, 10 Vlasic + Ilic 15,7 che verrà pagato agli inizi del '24. Totale circa 38,1 a cui si aggiungeranno eventuali costi per i due possibili altri ingressi (almeno 3/4 milioni). Tutto questo senza dimenticare il tema ingaggi, che impatta non poco sul conto economico. Le parole di Jurić, pre Torino Cagliari sono state molto nette: "Noi vogliamo continuare sull'onda dei 50-53 punti, cercando di migliorarci. Ma il distacco dalle prime 8 è aumentato con il #calciomercato, hanno altre possibilità. Ma noi dobbiamo pensare a noi, a migliorarci e crescere". "Tutto quello che ho fatto qui è stato a fin di bene. Se all'inizio non avessi lottato e litigato ora non saremmo qui. Io non chiedo nulla, la volontà di fare qualcosa in più deve arrivare dalla società. Sta a loro". Sulla carta ci sono otto squadre migliori di noi. Ma noi abbiamo diversi giovani di qualità destinati a crescere tantissimo: Ricci, Ilic, Buongiorno, Schuurs, Bellanova e, speriamo, il "giovane Ansaldi". E ora, occhi puntati sul mercato e sulla difficile sfida di sabato a San Siro con i rossoneri.
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Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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