Il Toro si prepara ad affrontare una nuova era sotto la guida di Marco Baroni, l'allenatore scelto per dare una nuova identità a una squadra che ha spesso peccato in continuità e concretezza nelle ultime stagioni. L'arrivo di Baroni, noto per il suo calcio pragmatico e la capacità di valorizzare i giovani, promette una vera e propria rivoluzione, non solo in campo ma anche nelle strategie di mercato. Dopo l'ufficializzazione del nuovo mister, è stato intanto definito il programma del ritiro a Prato allo Stelvio. Al momento l'unica amichevole sarà contro lo Schanzer il 19 luglio alle 17, ma potrebbero essercene altre 1-2 in altre località. La presentazione della squadra e del ritiro è prevista il 18 luglio pomeriggio. Al lavoro, ora, per costruire la nuova squadra. Baroni porta in dote al Torino un bagaglio tattico ben definito. Il suo credo si basa su una solida fase difensiva, un pressing alto e una rapida transizione in fase offensiva, con l'obiettivo di arrivare velocemente alla porta avversaria. Costruzione orientata alla verticalità, meno possesso, più attacco alla profondità, con duelli, squadra corta e compatta. La sua filosofia di gioco richiede dunque giocatori dinamici, capaci di ricoprire più ruoli e di adattarsi a moduli diversi, anche se il 4-2-3-1 o il 4-3-3 potrebbero essere i sistemi di partenza preferiti. Ecco che, sulla carta, il calciomercato estivo si preannuncia delicato e fondamentale per il Toro, con diverse situazioni spinose da risolvere e la necessità di innestare nuovi talenti funzionali al progetto Baroni. Il capitolo più caldo riguarda le possibili partenze. Due nomi su tutti spiccano nella lista dei "cedibili eccellenti". Il primo è Samuele Ricci è da tempo nel mirino di diversi top club italiani ed europei. La sua valutazione è elevata (tra i 25 e i 30 milioni) e la sua cessione, pur rappresentando l'ennesima ferita per i tifosi, potrebbe generare un tesoretto importante da reinvestire. Il secondo è Vanja Milinkovic-Savic. Il portiere serbo ha caratterizzato la sua stagione con diverse parate spettacolari ed ha mercato (intorno a 15/20 milioni), anche in Inghilterra. L'arrivo di un nuovo portiere, funzionale al gioco con i piedi di Baroni, lo renderebbe sacrificabile. Altri giocatori che potrebbero fare le valigie per questioni tattiche o per liberare spazio salariale includono profili con ingaggi elevati o che non rientrano pienamente nei piani del nuovo tecnico. La strategia in entrata del Torino di Baroni si concentrerà verosimilmente su giovani prospetti italiani, con l'obiettivo di creare un nucleo solido e futuribile, in linea con la politica societaria.


La scossa granata
Toro, ecco l’era Baroni: rivoluzione tattica e scommesse di mercato
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ra i nomi che circolano se ne segnalano quattro. Lorenzo Pirola, difensore centrale mancino roccioso e dotato di un buon piede, ideale per la costruzione dal basso e per una difesa a quattro. Attualmente in forza all'Olympiacos. Classe 2002, capitano dell'Under 21, ex Inter e Salernitana, Pirola ha conquistato in Grecia un titolo nazionale e una coppa, oltre a farsi notare in Europa League. Oggi il suo valore è salito a circa 6 milioni. Matteo Prati, centrocampista centrale dinamico ora al Cagliari, con buona visione di gioco e capacità di interdizione. Classe 2003 con esperienza nel campionato cadetto, nella stagione scorsa Prati non ha avuto molto spazio per potersi mettere in mostra. Ma il talentino azzurro sarebbe un buon innesto per il centrocampo a due o a tre di Baroni, garantendo quantità e qualità. Jacopo Fazzini, trequartista o esterno offensivo, in forza all'Empoli retrocesso. Rapido e tecnico, capace di saltare l'uomo e di fornire assist. La sua duttilità tattica lo rende un profilo ideale per un attacco che dovrà essere prolifico e imprevedibile. Infine Elia Caprile, anche lui al Cagliari, ma di proprietà Napoli, portiere moderno, bravo tra i pali e con i piedi, perfetto per la costruzione dal basso voluta da Baroni. La sua giovane età (24) e il potenziale di crescita lo rendono un investimento oculato per il futuro della porta granata. Oltre a questi, speriamo non manchino le scommesse su giocatori meno noti ma con margini di miglioramento, tipiche del mercato richiesto da Baroni. Auspicabile, poi, che Vagnati & co lavorino per assicurarsi profili che possano sposare al meglio le idee del nuovo tecnico, cercando il giusto equilibrio tra esperienza e freschezza. Aspettando il mercato, l'era Baroni al Torino si preannuncia ricca di sfide. La prima sarà infondere una mentalità vincente in un ambiente che ha spesso faticato a compiere il salto di qualità. La seconda sarà valorizzare al meglio la rosa a disposizione, trasformando i punti di forza in un collettivo coeso e in grado di lottare, finalmente, per obiettivi ambiziosi. Infine, la gestione del calciomercato sarà cruciale: le scelte in entrata e in uscita determineranno gran parte del successo del progetto. Il popolo granata si aspetta un Toro combattivo, pragmatico e capace di regalarci finalmente soddisfazioni. Con Marco Baroni in panchina e una strategia di mercato mirata, speriamo che il sogno di un Toro più competitivo e protagonista possa diventare realtà. Intanto, festeggiamo e coccoliamoci i torelli dell'Under 18, che si sono laureati Campioni d'Italia di categoria battendo in finale a Latina la Roma per 2-1.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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