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PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Buongiorno ha fatto un salto di qualità, Singo e altri no”

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Della situazione attuale in casa Toro parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”

Il Torino pareggia in casa contro la Fiorentina una partita molto importante nella volata per l’ottavo posto facendosi superare dal Monza. A 180’ dalla fine si assottigliano le possibilità di arrivare a questo obiettivo per i granata. Di questo abbiamo parlato con Serino Rampanti nella nuova puntata di “Parola al Mister”.

Serino, il Torino ha interpretato la gara come doveva?

“La Fiorentina era molto sicura di sé. In queste settimane deve disputare due finali. I giocatori stanno scendendo in campo con una convinzione e una consapevolezza buona, con sicurezza. Mi hanno dato l’impressione di essere sereni; forse l’allenatore ci teneva più dei giocatori. Il Torino inizialmente si è trovato, in alcuni frangenti, in difficoltà. Non dimentichiamo che se loro avessero fatto il secondo gol, e ci sono andati vicini, la situazione sarebbe diventata problematica. Quindi secondo me il punto può perfino soddisfare il Toro. Si sono soddisfatte due squadre che la classifica mette sullo stesso piano e secondo me è un grosso rammarico il fatto che ci sia la Fiorentina e non il Torino in finale di Coppa; quel quarto di finale è stato giocato in modo sbagliato”.

Buongiorno è il leader del Torino di oggi?

“E’ bravo dietro e sa rendersi pericoloso in avanti. Sto pensando a tutti i centrali difensivi che ci sono in Italia e non me ne vengono in mente tanti altri che sanno essere bravi in entrambe le fasi. In questo momento è tra i migliori centrali in Italia, se non il migliore, c’è da essere veramente impressionati per il furore agonistico e la forza atletica che sta dimostrando. Ed è da tutto il campionato che sta giocando in crescendo. Altri invece si sono involuti”.

Per esempio?

“Penso a Singo, da lui mi aspettavo che seguisse le orme di Buongiorno. E’ molto meno incisivo dei primi tempi. Era bello vedere le sue sgroppate sulla fascia, si inseriva con continuità e con padronanza del ruolo, forse era l’incoscienza della gioventù. Speravo che quella fosse una base su cui migliorarsi ma il salto di qualità che ha fatto Buongiorno, lui non l’ha fatto, anche se è sempre un giocatore interessanti”.

Il Monza è avanti di due punti. L’ottavo posto è ancora possibile?

“Non bisogna guardare a loro come ad una squadra neopromossa che non ha esperienza. Hanno Galliani e tanti giocatori importanti. La campagna acquisti ha dato ragione al Monza. Anche se un giocatore come Sensi è sempre infortunato, riescono a farne a meno. Il Monza insomma non è una provinciale. Sono una squadra e una società ben organizzate e di livello. Se sono davanti ci sarà un motivo. Il calendario è tosto sia per loro che per il Torino”.

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