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Rampanti: “Toro, se Seck è quello di Firenze forse non serve un’altra punta”

Rampanti: “Toro, se Seck è quello di Firenze forse non serve un’altra punta” - immagine 1
Della situazione attuale parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”

Gianluca Sartori

Il Torino si aggiudica il primo round sul campo della Fiorentina grazie alla perla di Miranchuk, riscattando così la sconfitta casalinga del turno precedente contro lo Spezia: di questo e di altri temi parliamo con Serino Rampanti, nella nuova puntata di “Parola al Mister” su Toro News

Serino, a Firenze una prestazione solida del Torino. Una buona risposta dopo il ko con lo Spezia?

“Mi ha fatto piacere che sia stata affrontata nel modo giusto. L’approccio alla gara è stato ottimale, con cattiveria e concentrazione. Si vedeva anche nell’atteggiamento di Juric. Mi piace notare anche questo, quando viene inquadrato. Ha preparato la partita in modo eccezionale”.

Se Seck è quello visto a Firenze, il Toro ha bisogno di un’altra punta?

“Sicuramente ha fatto molto bene, ma per il momento è troppo presto per dirlo con sicurezza. Speriamo si possa ripetere in qualche altra gara. Di certo il Torino è a un bivio. Puntare ancora su Seck e Sanabria aspettando Pellegri o investire su una punta? Sarà interessante capire cosa decidono anche perché mancano pochi giorni alla fine del mercato. Una situazione di non facile lettura e bisognerà fare le cose giuste”.

Adopo ti è piaciuto?

“Sì, soprattutto mi è piaciuta la coppia con Ricci; uno incontrista e l’altro ragionatore, si completano bene. Già la scorsa settimana avevo fatto notare che era il caso di puntare su Adopo, ma non sono sicuramente stato il solo a notare come aveva affrontato i tempi supplementari di San Siro. Ora il Toro ha una risorsa in più e l’allenatore ha preso atto del fatto che può contare su questo ragazzo. Una bella notizia per il club”.

Ricci è stato forse il migliore dei granata, è lui il valore aggiunto?

“Forse è stato il primo tempo migliore in assoluto che ha fatto da quando è a Torino. Può diventare un gran bel regista. Quando qualcuno mi dice che gli sembra lento, io rispondo che il regista bravo è colui che fa andare la palla veloce, non ha bisogno di essere veloce di gambe ma di pensiero. Si tratta davvero di un ottimo giocatore che è ancora giovane e non può che migliorare. Ha tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori centrocampisti in Italia ma deve riuscire a mantenersi sempre sui livelli del primo tempo di Firenze”.

Credi che la penalizzazione inflitta alla Juventus abbia veramente aperto per il Torino la possibilità di lottare per l’Europa?

“Il Torino ha due scenari aperti. La nuova classifica cambia le prospettive. E poi c’è la Coppa Italia, possibilità in cui ho sempre creduto. Occorrerà confermare la prestazione di Firenze anche in Coppa. C’è una bella possibilità, ho la sensazione che anche Juric ci creda e fa benissimo. Ricordo bene l’errore madornale che fece l’anno scorso schierando una formazione di seconde linee con la Sampdoria. In campionato, invece, da un lato mi sorprenderei se il Collegio di Garanzia del Coni confermasse la sentenza della Corte Federale. Perché sui valori dei calciatori non esistono criteri oggettivi. Dall’altro, però, credo che ci sia il filone delle manovre stipendi che può destare ulteriori preoccupazioni in casa bianconera, da lì potrebbe arrivare un’altra mazzata. Dunque, lo scenario diventa molto interessante per il Torino”.

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