Il Torino arriva al derby contro la Juventus con un pareggio contro il Pisa, ottenuto in rimonta. Come ogni martedì, cerchiamo di fotografare la situazione in casa Toro con Serino Rampanti nella nuova puntata di “Parola al Mister”.

parola al mister
Rampanti: “Toro, verso il derby sono fiducioso come non mai”
Serino, che partita hai visto tra Torino e Pisa?
“Continuare con risultati positivi non è mai facile. Quando sei sotto di 2-0, per riuscire a pareggiare bisogna fare una bella gara. Non dimentichiamo che il Pisa aveva fatto ottime partite contro Napoli, Milan e Lazio. Una squadra che, dunque, è in fondo alla classifica ma è temibile per diversi motivi, inoltre rispetto alla partita contro la Lazio ha cambiato molto, mettendo dentro forze fresche. Il Torino ha patito le ripartenze molto veloci dei giocatori del Pisa, ma ha messo in campo carattere da Toro. Non bisogna guardare al fatto che non si sia vinto, per me il bicchiere è mezzo pieno. I risultati non sono mai scontati; questa giornata ce lo conferma. Mi riferisco in particolare all’Inter, che ha vinto faticando molto a Verona, e alla situazione della Fiorentina, che ci fa capire quanto è difficile riuscire a far bene in questo campionato. Dopo un ko per 5-0 alla prima giornata, riprendersi era difficilissimo, ma il Torino ce l’ha fatta, nonostante la diffidenza che c’era verso il nuovo allenatore e un ambiente non certo entusiasta in occasione delle prime partite. La squadra sta facendo di tutto per rispondere alle esigenze di società e tifosi”.
Quindi tu vedi il bicchiere mezzo pieno? Non ti aspettavi di più nel secondo tempo?
“Penso la squadra abbia speso molte energie nel primo tempo. Come ho detto prima, il campionato era difficile e questa partita si rischiava anche di perderla. A poter sorridere è sempre chi rimonta, non chi viene rimontato. Rifletto sulla posizione dell’allenatore, che per me sta facendo un percorso molto positivo. All’inizio c’era molta diffidenza, ma secondo il mio parere se la sta cavando molto bene. Sta gestendo bene le forze a disposizione, perché fa respirare chi ne ha bisogno e coinvolge tutti. Gestisce bene i giocatori sul piano psicologico; tutti vengono presi in considerazione. Se guardiamo bene, sta dando a tutti la possibilità di potersi esprimere. A tal proposito, mi soffermo sul caso di Ilic”.
Quali sono le tue riflessioni?
“A mio modesto parere, è il giocatore con più tasso tecnico a centrocampo. Baroni gli sta dando fiducia e lo sta facendo giocare nel ruolo che secondo me gli è più congeniale, quello di regista. IN quella posizione, lui si può valorizzare molto, dando un beneficio importante alla squadra. Ha capacità di verticalizzare e sa lanciare; sono sempre stato del parere che sia il centrocampista migliore a disposizione di Baroni e, se viene impostato da regista, può diventare un leader, ruolo che, secondo me, lui può reggere”.
Ora il derby. Cosa ti aspetti?
“Il Toro lo affronta con uno spirito diverso. Il gruppo mi sembra ben coeso e sa che, davanti, ci sono due giocatori, Simeone e Adams, che possono sempre fare gol. Il centrocampo, con Ilic in mezzo, mi dà fiducia. Gli unici dubbi che ho sulla squadra, come ho detto tante volte, riguardano gli esterni. Da lì possono arrivare pericoli. La Juventus ha giocatori di caratura superiore sulle fasce e non solo. Il Torino dovrà mettere in campo la cattiveria che bisogna avere in un derby: agonismo, corsa, non mollare dal primo all’ultimo secondo. Un derby da vivere con aggressione totale. Certo, la Juventus ha appena cambiato allenatore e si sa che un cambio in panchina desta sempre una certa allerta tra i giocatori. Però questa volta sono fiducioso come non mai e spero che i giocatori non ci tradiscano. Ci credo molto”.
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