Giovanili

Torino, dal mercato al modus operandi: così lavora Ludergnani

Ruggero Ludergnani ha lavorato alla Spal con Davide Vagnati (foto tratta dal profilo Youtube della Spal)

A Ferrara ha dimostrato di avere occhio sul mercato e ha progettato bene la crescita della Spal

Roberto Ugliono

Il cambio di responsabile del settore giovanile è stato accolto con scetticismo dai tifosi del Torino. Uno scetticismo comprensibile, perché Massimo Bava era una certezza. Ma allo stesso tempo è ingiusto nei confronti di Ruggero Ludergnani (ufficializzato in mattinata dal Torino). L’ormai ex responsabile delle giovanili della Spal ha fatto un gran lavoro a Ferrara, portando gli estensi a essere uno dei migliori settori giovanili d’Italia. Ludergnani è giovanissimo (classe 1986) ed è comunque uno dei dirigenti più apprezzati in Italia, essendo stimato da molti addetti ai lavori (da osservatori a procuratori, passando per i dirigenti delle altre società). Una fiducia conquistata nei 7 anni nella sua Spal.

SUL MERCATO - Dal 2014 a oggi ha portato i biancoazzurri a essere una squadra di vertice in Primavera 1 e a raggiungere la semifinale Under 17. Negli anni Ludergnani ha saputo rinforzare sapientemente il settore giovanile. Grazie anche ai suoi collaboratori, ha saputo scandagliare bene sia il territorio nazionale che quello estero. Basta pensare che a livello regionale la Spal deve confrontarsi con realtà più blasonate come Parma, Sassuolo e Bologna, per capire quanto potesse essere difficile lavorare. Eppure ce l’ha fatta. In Primavera quest’anno hanno impressionato giocatori come Ellertson, Cuellar e Iskra (per fare dei nomi) e tutti ora si possono considerare giocatori pronti già per la prima squadra. In passato ha saputo puntare su Gabriel Strefezza e su Salvatore Esposito, entrambi dalla Primavera sono poi passati alla Prima squadra diventandone pedine importanti.

Ruggero Ludergnani ha lavorato alla Spal con Davide Vagnati (foto tratta dal profilo Youtube della Spal)

PROGETTUALITÀ - Oltre al mercato, c’è anche la progettualità. L’idea alla base è riassumibile in un’intervista rilasciata quest’anno a La Giovane Italia: “Per me la cosa più importante è che le nostre squadre provino sempre a giocare a calcio, che i ragazzi sappiano leggere lo spazio e cerchino di praticare un calcio di alto livello. Sono molto pragmatico e molto chiaro con i collaboratori: prediligo giocatori di qualità e quello che chiedo loro è di fare in modo che i giovani esprimano valore, prendendoci qualche rischio ma cercando sempre di raggiungere il massimo risultato, dai più piccoli fino alla Primavera. Dobbiamo capire i pregi e i difetti dei ragazzi, cercando di valorizzarli il più possibile”. E di qualità le giovanili della Spal ne hanno. Ora Ludergnani approda in una società dove la tradizione e le possibilità sono decisamente maggiori. Se avrà la possibilità di mettere in pratica le sue idee, potrà smentire gli scettici.