Cosa narra il Decameron? Narra di un gruppo di giovani che per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera che in quel periodo imperversava nella città, e che a turno si raccontano delle novelle di varie tematiche. Sull’idea di Giovanni Boccaccio vorremmo strutturare qualcosa di simile insieme a voi. Il Decreto #iorestoacasa ci costringerà giustamente a rimanere nelle nostre abitazioni fino al 3 aprile. E allora perché non sforzarci con la memoria e provare a ricostruire alcuni nostri frammenti di vita rigorosamente granata. Momenti che giacciono nella nostra testa, ma potrebbero tenere compagnia e regalare emozioni ad altri “colleghi di fede”. Come Toro News, vorremmo creare un casolare virtuale granata, sull’esempio di Boccaccio, così come le storie che vorremmo che voi condivideste con noi e con tutti gli altri “fratelli” del Torino. Un modo per tenerci impegnati e per liberarci per qualche momento dei cattivi pensieri. Continuiamo dunque con la quarantacinquesima giornata di novelle.
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Quando ero piccolo, mio nonno mi raccontava sempre la stessa storia: erano eroi invincibili, vestivano di granata, portavano alta la bandiera dell’Italia, c’era uno di Brescia che conosceva il mio nonno e si chiamava Mario. Ora non ci sono più, perché sono andati a giocare nell’Olimpo. Questi uomini facevano parte del Torino, del Grande Torino, la squadra più forte del mondo.
Questo mi raccontava mio nonno. Poi, quando andai alle scuole medie, mi accorsi che quegli invincibili di mio nonno era il Toro caduto a Superga. Ma, ormai il colore granata degli Invincibili m’era entrato nel cuore. Ecco, perché sono un tifoso granata. Me ne vanto e continuerò fino alla fine dei tempi ad esaltare il A.c. Torino 1906, ora F.C. Torino 1906. Sempre e per sempre Forza Vecchio Cuore Granata, gli Invincibili ci faranno risorgere. Lo credo fermamente.
Ci scrive su Instagram l’account @brunoflaviopola
Sono un ex calciatrice fiamma del Monza anni 80, appassionata di calcio. Tifo il Grande Toro da sempre: Bacigalupo, Maroso, Ballarin, Maroso, Grezar, Loik, Menti, Mazzola Ossola, Rigamonti, Castigliano ecc…Tifo quella squadra perché esprimeva pura poesia, volontà, unione e sogno. Ciò che dovrebbe essere il calcio. Avendo giocato in Serie A, posso dire che questo era il calcio femminile, questo è il calcio femminile: fatica e sogni. Mazzola e compagni erano uniti sia fuori che dentro il campo. Sarebbe bello incrociare il grande toro, con il calcio femminile, stesse dinamiche, non solo soldi, ma sogni…
Mariagrazia Genco
PRIMA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: “Al Fila nel ’59, Toro in B ma che bolgia…”
SECONDA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: La prima volta allo stadio: “Quelle emozioni degli anni 70-80”
TERZA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: “La ripresa negli anni ‘ 60 “
QUARTA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: “L’inizio della sofferenza”
QUINTA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: “Il colore granata, il più bello del mondo “
SESTA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: “Da quel giorno non ci fu storia, diventai del Toro “
SETTIMA PUNTATA – Decameron granata – La prima volta allo stadio: “Mi sentii parte viva della storia della mia squadra “
OTTAVA PUNTATA – Decameron granata – Derby indimenticabili: “Quel giorno capii cosa significa essere del Toro”
NONA PUNTATA – Decameron granata – Derby indimenticabili: “Si giocava in 12, c’era Meroni”
DECIMA PUNTATA – Decameron granata – Derby indimenticabili: “27 marzo 1983, sembrava di essere in orbita”
UNDICESIMA PUNTATA – Decameron granata – Derby indimenticabili: “Ricordo il ruggito della Maratona e l’urlo di tutti i tifosi”
DODICESIMA PUNTATA – Decameron granata – Derby indimenticabili: “Non vedo l’ora di tornare a gioire”
TREDICESIMA PUNTATA – Decameron granata – Derby indimenticabili: “Quel rosso a Glik…”
QUATTORDICESIMA PUNTATA – Decameron granata – L’idolo d’infanzia: “Provavo a imitare Pulici nelle rovesciate”
QUINDICESIMA PUNTATA – Decameron granata – L’idolo d’infanzia: “La figurina a colori se ne sta in una pagina aperta per caso”
SEDICESIMA PUNTATA – Decameron granata – L’idolo d’infanzia: “Si chiamava Giorgio, veniva da Trieste ed era il mio supereroe”
DICIASSETTESIMA PUNTATA – Decameron granata – L’idolo d’infanzia: “Bianchi è rimasto nei momenti più difficili”
DICIOTTESIMA PUNTATA – Decameron granata – L’idolo d’infanzia: “Ero malato, Mondonico mi venne a trovare”
DICIANNOVESIMA PUNTATA – L’idolo d’infanzia: “Puliciclone, l’emblema del tremendismo granata
VENTESIMA PUNTATA – Decameron granata – La trasferta indimenticabile: “San Siro rappresentava un’entità suprema”
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