Come ha visto Zapata?"Un giocatore importante, fondamentale. Grandissimo sotto tutti gli aspetti. La testa da parte sua è sempre dentro la squadra, aspettiamo che lo sia anche il fisico. Deve prendersi il tempo necessario. Non è un giocatore che ha bisogno di stimoli".
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Cosa ha capito di Toro fin qui?"Io vivo i giorni nella pienezza del lavoro, puntando anzitutto sulla conoscenza delle persone con cui si lavora, e non parlo solo dei calciatori e del mio staff, ma di tutte le persone che si adoperano. Ho trovato un ambiente di lavoro focalizzato sull'insieme. Credo molto nella parola "insieme", e allargo questo concetto a tutte le componenti che lavorano per il Torino. Non vedo l'ora di conoscere e di percepire anche la passione granata. Credo che sia la squadra a dover fare il primo passo. Qui a Torino si vive di passione, noi si gioca e si lavora per la gente. La mia squadra, su ogni pallone, deve trasferire emotività e anima. Ogni pallone deve avere partecipazione collettiva e si lavora tutti insieme. Per me questa è la cosa migliore che possiamo dare alla nostra gente".
Come è nata la trattativa che l’ha portata qui? Ha detto qualcosa a Vanoli?“Paolo è un amico, abbiamo giocato insieme, ma in questo momento non ho ritenuto di sentirlo. Ci sono dei rispetti professionali, ci sarà occasione e modo, rimane comunque identica la stima per l’amico e per il professionista che ha lavorato. La trattativa è nata da una telefonata, da un interessamento, da un incontro in cui ho sentito e ho percepito le stesse motivazioni che ho io, la voglia di fare bene, la voglia di fare un passo dopo l’altro, di creare un percorso di crescita insieme, con tutte le componenti, come ho detto prima”.
Abbiamo visto la squadra vicina ai tifosi per foto e autografi. Anche questo è un aspetto che state curando? "Come ho detto prima, noi si lavora per la gente. All'interno del mio lavoro mi creo dei piccoli obiettivi. Secondo me dobbiamo pensare anche a questo. Per me uno degli obiettivi è superare il mezzo milione di tifosi. Il Toro è passione, i tifosi del Torino hanno nel DNA la passione. Ma la squadra deve fare il primo passo, portando un calcio di grande partecipazioni. Oltre agli aspetti tecnici, il donarsi è importante, e questo spetta alla squadra".
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