tor toro approfondimenti “L’attimo fuggente”: com’è cambiato il Natale dei giocatori del Toro?

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“L’attimo fuggente”: com’è cambiato il Natale dei giocatori del Toro?

Davide Bonsignore Redattore 

"Mamma non ha cresciuto uno scemo, ha detto: "Se continui in questo modo, dove andremo?". Ma io volevo prendermi tutte le stelle in cielo, pericoloso Genio Ribelle, Matt Damon". Un piccolo regalo di Natale per chi apprezza il genere, ma una citazione perfetta, quella dei Club Dogo, per descrivere quanto sia cambiato il 25 dicembre di Nikola Vlasic. Tutti ricorderanno le fatiche del croato all'inizio della scorsa stagione: prima la ripresa dall'infortunio, poi il rientro e la grande difficoltà nel trovare il proprio posto. Vanoli ancora schierava il 3-5-2, e per il numero 10 trovare una collocazione era tutt'altro che semplice: a volte seconda punta, altre volte mezzala, ma i compiti erano molto diversi rispetto ad oggi e Vlasic appariva spesso inconsistente. Ora, soprattutto dopo le ultime cinque giornate, il croato può ringraziare Baroni e dedicargli un brindisi. L'ex West Ham sembra aver appreso al meglio i precetti del tecnico granata, imparato i movimenti giusti per un elemento così offensivo ma allo stesso modo così centrale nel gioco, con la partenza da mezzala e la possibilità di svariare in tutte le zone del campo. Le sei partecipazioni ai gol delle ultime cinque partite fanno del numero 10 granata un elemento imprescindibile per il Torino, nonché l'MVP delle ultime due gare. Forse che abbia finalmente trovato la strada giusta?