Facciamo qualche passo avanti, anche perché - a dire il vero - la prima stagione di Juric va piuttosto bene. Purtroppo, però, alcuni dei suoi pilastri non vengono riconfermati nella stagione 2022-23: tra questi Praet, Pobega, Brekalo, Bremer e Belotti. Ed è proprio nel corso di quest’annata che arriva una nuova goleada ai danni del Toro che ospita tra le mura di casa un Napoli destinato, come già si intuiva, a diventare campione d’Italia con largo anticipo. E anche qui tornano alcuni elementi che, se messi in relazione ai precedenti 0-7, cominciano a delineare degli schemi piuttosto chiari. Innanzitutto, il risultato si sblocca prestissimo: su un corner battuto da Zieliński, Osimhen sovrasta Schuurs e firma l’1-0. Il Toro prova una pallida reazione con Linetty e Vlasić, poi Sanabria tiene accese le speranze centrando un palo da pochi metri. I granata, a tratti, sembrano ancora poter rientrare in partita. Eppure quel pallone sembra aver stretto un patto con Meret: semplicemente non vuole entrare. Come negli 0-7 precedenti, c’è di nuovo un rigore trasformato dagli avversari: quello del momentaneo 0-2 segnato da Kvaratskhelia. E poi? Ancora un’analogia: Osimhen trova la doppietta e, infine, Ndombele realizza il suo primo gol in campionato. Dal secondo gol in poi, il Torino si spegne completamente, annichilito da un Napoli straripante.
tor toro approfondimenti Torino-Como 1-5 è solo la punta dell’iceberg: le analogie di tante goleade subite
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