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L’analisi dei gol di Inter-Torino 3-1: distrazioni inammissibili per la lotta salvezza

Andrea Calderoni

Nemmeno tre giri di lancette ed ecco il 2 a 1 di Godin. Il tutto nasce da un calcio d'angolo battuto corto dall'Inter. I ragazzi di Conte muovono la palla e la difesa del Torino va completamente in tilt. Il vero problema è come sale la retroguardia di Longo. Ma procediamo con ordine.

Sanchez scarica a Young che chiude il triangolo con il cileno grazie ad uno splendido pallone morbido. In tutto ciò la difesa del Torino tenta di mettere in fuorigioco Sanchez e con lui gli altri avanti dell'Inter posizionati in mezzo all'area. Ansaldi è al centro, ma ancor più arretrato rispetto all'argentino è Izzo sul secondo palo.

Sbagliato l'allineamento, il Torino concede il fianco troppo facilmente. Il triangolo Sanchez-Young-Sanchez riesce, i granata sono in netta inferiorità numerica. Quattro maglie neroazzzurre in procinto di ricevere la sponda aerea di Sanchez, soltanto Rincon nel mezzo che cerca in ritardo di chiudere sul cileno. Nel momento in cui Sanchez sta per impattare di testa Ansaldi e Izzo modificano il movimento iniziale: non più salire, ma tornare a difendere la porta. Ormai, però, è troppo tardi.

Ecco lo specchio della sciagurata difesa granata: 4 contro 1 in favore dell'Inter dentro l'area piccola con altri 7 giocatori granata disposti in area di rigore senza più poter far nulla. Alla fine, la prende Godin e fa 2 a 1, ma chiunque poteva battere Sirigu da quella posizione senza nessuna marcatura. Un gol, dunque, che una squadra in lotta per salvarsi non può assolutamente permettersi di incassare.

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