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Juric pre Milan-Torino: “Belotti non firma nè parte a gennaio: decide nel 2022”

Le parole del tecnico granata in vista della trasferta meneghina contro i rossoneri di Pioli

Gualtiero Lasala

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Il Torino si prepara per la sfida contro la capolista, il Milan, che vedrà i granata impegnati in una gara molto complessa (martedì 26 ottobre, ore 20.45, San Siro). Il tecnico granata Ivan Juric presenta la sfida in conferenza stampa alla vigilia del match.

Via alle domande.

Il Milan è capolista con il Napoli. Dal punto di vista tecnico quali sono i punti di forza della squadra?

"I rossoneri sono una squadra super completa, come ho detto dopo il Genoa. Ha tanti giocatori moderni con le caratteristiche giuste. Stanno indovinando sempre chi prendere sul mercato; è una squadra simile al Napoli anche se è un po' più fresco, nel senso che possono fare gol da qualunque parte, sono pericolosi in contropiede."

Come sta la squadra? C'è qualcuno che deve riposare?

Non devo fare riposare qualcuno. Faccio scelte tecniche senza pensare alla prossima partita. In ottica Sampdoria vediamo chi avrà recuperato e chi no.

Lei arriva alla partita sentendo crescere l'ambizione di vincere a San Siro dopo 36 anni che il Toro non ci riesce?

"Non sapevo di questo fatto. Non vivo ancora questo tipo di emozioni. In questo momento penso che dobbiamo affrontare il Milan come il Napoli e la Juventus, essendo più precisi. Bisogna cercare di fare risultato, che è quello che conta, ma non sono ancora in questa ottica."

Cosa si aspetta fino alla pausa? Saranno giorni importanti per le vostre ambizioni?

Certe cose le abbiamo fatte molto meglio di quello che pensavo anche a livello di prestazioni. Il gioco c’è, ci sono ampi margini di miglioramento. Bisogna vedere se i giocatori crescono su quello che voglio io. Non abbiamo molto tempo per lavorare in allenamento. Prepari la partita a livello teorico, fai vedere i video giusti e la affronti così”.

Preferisce giocare contro avversari come il Milan, che hanno uno stile propositivo e aggressivo come il vostro?

"Il calcio italiano sta cambiando molto. Tante squadre affrontano le partite a viso aperto, come il Genoa che accetta certe situazioni in difesa. Si vedono partite diverse. L'aspetto fisico e tecnico conta sempre di più, stanno diventando partite con molto più ritmo. Noi dobbiamo lavorare su molti aspetti per arrivare a livello dell'Atalanta. Sugli avversari non ho una preferenza. Voglio solo vincere le partite."

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