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Giampaolo pre Juventus-Torino: “Il gap si colma con organizzazione e cuore”

Redazione Toro News

 TURIN, ITALY - JULY 04: Matthijs de Ligt of Juventus is challenged by Andrea Belotti of Torino FC during the Serie A match between Juventus and Torino FC at Allianz Stadium on July 04, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Filippo Alfero - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Al tecnico viene chiesto se avverte differenze tra i derby di Genova, di Milano e di Torino: "Impossibile dirlo, non c'è un metro di misura. Il calcio o il derby senza tifosi è surreale. Il derby è qualcosa che respiri il lunedì in vista della partita di domenica. Lo percepisci attraverso l'interazioni che hai con la gente nel quotidiano. Adesso è impossibile. Non ci sono parametri per paragonare i derby che ho vissuto. Il calcio senza tifosi è playstation".

Il Derby della Mole è la stracittadina meno equilibrata d'Italia, come si prepara un derby così?: "Con cuore, organizzazione e personalità. La personalità la chiedo costantemente ai miei giocatori. Giocare la partita senza lasciarsi giocare dalla partita".

Nel 2016 alla nona giornata il derby con la Samp segnò la svolta, ci sono analogie?: "Ieri come oggi percepisco una crescita da parte della mia squadra. Le analogie se vogliamo sono circoscritte alle mie sensazioni sulla crescita della squadra. Capisco che i risultati sono importanti. Io sono rientrato ieri all'allenamento e ho visto la squadra bene, molto bene. Il mio metro di misura è il lavoro. Non penso mai che una partita possa essere determinante per me o per le sorti della continuità del lavoro. Il metro di valutazione è sempre come i calciatori si allenano e ieri ho avuto conferme. Vedo una squadra in crescita. Ovvio che poi serve aggiungere i risultati".

Come sta preparando la gara il tecnico dal punto di vista psicologico? "La partita la stiamo preparando come abbiamo sempre fatto. Attenzione e cura dei particolari per cercare di diminuire il gap tecnico che c'è con l'avversario attraverso organizzazione, sentimento, cuore e personalità, ma senza nervosismi. Io ricordo che non mandai la squadra in ritiro prima di quel derby di Genova del 2016, volevo che stessero a casa perché avevo fiducia nei loro mezzi. Adesso lo faccio il ritiro perché lo dobbiamo fare per la situazione sanitaria. Senza Covid forse l'avrei annullato. Questa è una partita che in condizioni normali senti di più. Adesso questo fattore è assottigliato perché non c'è il pubblico, ma la squadra non ha mai avuto problemi dal punto di vista di attenzione e di approccio alla partita. Questa è una squadra matura. Questa non è una squadra che ha bisogno del ritiro per rendere".

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