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MERCATO

Torino, il saldo del mercato: il confronto con il passato

Torino, il saldo del mercato: il confronto con il passato

Le spese sono drasticamente diminuite, le difficoltà economiche colpiscono anche i granata

Roberto Ugliono

Nella fase iniziale del mercato Beppe Marotta, ad dell'Inter, aveva detto a SkySport che questo sarebbe stato un calciomercato in cui serviva un po' di fantasia per riuscire a costruire squadre competitive rispettando le possibilità economiche. Una fantasia da usare per trovare i giusti profili, ma senza spendere troppo. Così è stato anche il calciomercato del Torino e il saldo con il passato lo evidenzia ancora di più. Davide Vagnati è stato bravo a portare giocatori importanti (praticamente tutti nel giro delle rispettive nazionali), ma con formule vantaggiose. In totale il Toro ha speso 6,8 milioni (a fronte dei 16 incassati dalle cessioni di Boyé, Meité e Lyanco), ma potenzialmente questo mercato potrebbe essere costato altri 31 milioni in più nel caso venissero riscattati tutti i giocatori (QUI il saldo finale del mercato granata).

CONFRONTO ENTRATE - La cifra spesa è inferiore rispetto alle ultime sessioni (e questo non è sinonimo di minor qualità). La passata stagione si era conclusa con un totale di 18,5 milioni spesi. Il trend nelle ultime 4 sessioni estive è in calo d'altronde. Due anni fa (l'annata dei preliminari dei Europa League) i granata sborsarono 30 milioni, mentre quello precedente addirittura 53,6. Il calo può essere in parte riconducibile alle difficoltà sportive della squadra, ma soprattutto a quelle economiche che hanno colpito l'intero mondo calcistico dopo la pandemia.

 Lyanco al Southampton

CONFRONTO USCITE - Non è un caso che siano calate anche le entrate dalle cessioni. I 16 milioni guadagnati dal mercato sono la cifra più bassa delle ultime 4 sessioni estive. Nell'estate del 2018 furono mezzo milione in più, mentre nel 2019 addirittura 34,5 (frutto di tanti riscatti dai prestiti precedenti), mentre un anno fa erano entrati 25,5 milioni. Il Covid quest'anno ha colpito ancora più dello scorso e le cifre (in generale) sono state più basse. Il ritorno dei tifosi e di una vita normale (si spera), potrebbero risollevare la situazione economica generale e anche del calcio. Di certo il Torino ha saputo fronteggiare le difficoltà, riuscendo ad assicurarsi comunque profili interessanti e che potrebbero (l'ultima parola spetta sempre al campo) rivelarsi decisivi.

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