La terza giornata di ritorno arriva per i granata con in dote 4 punti raccolti contro il Bologna e il Sassuolo: insomma dal punto di vista della matematica nulla si può eccepire, ma per quanto riguarda le prestazioni allora si passa dall’euforia della vittoria sui rossoblu al pessimismo per il pareggio contro il Sassuolo dove il Toro si è salvato grazie ad un palo e alle parate di Sirigu, poi null’altro con la squadra senza idee ne identità. Inoltre, se l’obiettivo rimane sempre quello della porta per l’Europa, anche il misero punto preso coi denti una settimana fa lascia davvero molti dubbi sulla capacità di questo organico di passare i confini d’Italia.
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Toro, col Benevento l’importante è vincere
Ecco perché la partita con il Benevento diventa importante per vedere quanta voglia di riscatto in corpo e nelle gambe hanno i ragazzi di Mazzarri. Il dictat è: l’importante è vincere, per rimanere almeno attaccati alle speranze flebili ma sempre accese di conquistare un sesto o settimo posto in classifica finale. Partita facile per i granata? Mai dubitare dell’ultima in classifica e lo dimostra la partita di andata, quando il Toro scese in campo a Benevento con la sicurezza del più forte ed invece faticò tantissimo nel far sua la partita e con molta fortuna. Quindi nulla di scontato, se non quella voglia di vittoria che i granata hanno maturato dopo essersi resi conto che non tutto è andato bene fino adesso. Troppi i difetti in cui incorrono i ragazzi granata in ogni partita, e sempre i soliti. Mazzarri si aspetta un Toro più vivo e gagliardo, bisognerà vedere quanta benzina ha la squadra visto che a Reggio Emilia dopo 45 minuti era sulle gambe e in debito di ossigeno. Il calo atletico è stato evidente.
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