"Mazzarri aveva poca voglia di parlare di mercato, nella conferenza stampa di presentazione di Torino-Roma. Da quel poco che ha detto, però, ha dato la sensazione di ritenere il mercato aperto più oggi che sino a due giorni fa. Più che soddisfazione per gli acquisti realizzati, Mazzarri ha esternato preoccupazione per i problemi di sovrabbondanza che si intravedono all’orizzonte. Sin dalla fine della scorsa stagione aveva detto di volere quattro attaccanti in rosa, ora ne ha sette. Tutti giocatori difficili da tenere in panchina che potrebbero, qualora esclusi, generare malumore all’interno dello spogliatoio. Il Torino a sorpresa ha deciso di prendere Simone Zaza a prescindere da eventuali cessioni: che l’attaccante piacesse da tempo era noto, ma era opinione comunque che il suo arrivo avrebbe dovuto essere preceduto da almeno una, se non due cessioni.
calcio mercato
Torino, Mazzarri insiste: servono cessioni, il calciomercato non è chiuso
Il fatto / Da Niang ad Edera a Ljajic, alcuni attaccanti non sono certi della permanenza
Dunque adesso Mazzarri spera in un paio di cessioni. Come noto, il mercato in Spagna, Germania e Francia chiuderà il 31 agosto. C’è quindi tempo per piazzare due giocatori all’estero: Niang e uno tra Ljajic ed Edera. Il primo e l’ultimo, tra l’altro, sono anche stati tenuti fuori dalla partita contro la Roma. Niang all’estero è cercato da tante società: dal Nizza al Betis Siviglia al Siviglia, il Torino ha parlato con tanti ma non ha ancora concretizzato con nessuno. Edera avrebbe potuto trovare squadra in prestito a fine mercato (c’erano Parma, Frosinone e Genoa), ma non c’è stata la possibilità di concludere e dunque ora si ritrova ristretto al Toro da una forte concorrenza. Al Toro piacerebbe che il gioiellino potesse vivere una stagione da protagonista. Non è da escludere che si possa provare una soluzione estera. Infine, Adem Ljajic: a Mazzarri e Cairo piace, ai tifosi anche, ma dovessero arrivare offerte importanti saranno ascoltate. Sembra invece lontano dai giochi di mercato Iago Falque, ritenuto fondamentale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA